Orto
Nel mese di novembre la stagione dell’orto volge al termine. Le lavorazioni sono caratterizzate principalmente dalla raccolta degli ortaggi tipici autunnali, quali: cavoli, lattuga, scarola, cicorie, erbette e coste, spinaci, porri, carote, valerianella e radicchi. Ortaggi molto preziosi per le loro caratteristiche salutistiche, che è bene consumare freschi per poter assumere il più possibile le loro sostanze vitaminiche e minerali. Nel caso di produzioni abbondanti, gli ortaggi in eccesso si prestano egregiamente alla conservazione in vari modi: puliti e ben lavati, possono essere conservati in congelatore per qualche mese, i cavoli cappucci possono essere utilizzati per la produzione di crauti, tale antico metodo di conservazione, consente di mantenere buona parte delle loro caratteristiche salutistiche. È sempre possibile la conservazione in conserve, sott’olio o sott’aceto, avendo l’accortezza di seguire tutte le procedure necessarie per avere un alimento ben conservato e con le dovute garanzie di igiene e sicurezza alimentare.
TNT
Nel mese di novembre, soprattutto nelle zone più fredde, per prolungare la raccolta, prima dell’arrivo del grande freddo, è consigliabile l’utilizzo di teli in tessuto non tessuto (TNT). è facilmente reperibile negli empori agrari, ed è utile per proteggere gli ortaggi dal freddo, infatti la temperatura sotto il TNT è superiore di 2°-4° rispetto alla temperatura esterna, motivo per cui non garantisce la protezione dal forte gelo nel cuore dell’inverno, ma è molto utile in autunno o in primavera per proteggere le piantine appena seminate o trapiantate (es.: lattuga, prezzemolo, finocchio, ecc.).
Aglio e cipolla
Sempre nel corrente mese le semine e i trapianti sono molti ridotti se non per seminare l’aglio e le cipolle (varietà a giorno corto): basta reperire nei negozi specializzati delle teste di aglio che verranno sgranate e quindi gli spicchi saranno seminati superficialmente e daranno origine a nuove piante. Nelle varie Regioni del nostro Paese, si coltivano diversi tipi di aglio. Abbiamo l’aglio bianco: es. Aglio Piacentino, Polesano, della Valdichiana, ecc. Abbiamo poi tipi di aglio rosa come: Aglio di Vessalico, Primaticcio, Napoletano, ecc.
Esistono anche tipi di aglio rosso come: Aglio di Sulmona, Maremmano, ecc.
Per le cipolle è importante acquistare varietà a giorno corto, cioè adatte a giornate con poche ore di luce come quelle invernali. Le cipolle possono essere seminate direttamente nelle regioni più temperate, mentre al nord è consigliabile eseguire il trapianto di piantine o bulbi. Nei primi giorni dopo la semina o il trapianto, è consigliabile proteggere le giovani piantine con la stesura del tessuto TNT. Oltre ad aglio e cipolle è possibile eseguire la semina di legumi come piselli, fave e lupini.
Soprattutto all’inizio mese, è ancora possibile eseguire le concimazioni e le lavorazioni di fondo in modo da preparare l’orto per il riposo invernale (seguendo le lavorazioni descritte nell’articolo del mese scorso). Tali lavorazioni, eseguite in questo periodo, permettono al terreno del nostro orto di migliorare le condizioni strutturali e facilitare le lavorazioni alla ripresa delle coltivazioni in primavera.
Frutteto
Il mese di novembre è anche indicato per effettuare la preparazione di un piccolo frutteto. Se abbiamo a disposizione dello spazio utile, possiamo prendere in esame la possibilità di creare un piccolo frutteto o anche la piantumazione di alberi da frutto isolati, per l’autoproduzione di frutta da consumare fresca o trasformata in composte. Se l’andamento del mese ce lo consente, in quanto non vi sono piogge eccessive, il periodo è indicato per le lavorazioni di preparazione delle buche che ospiteranno le piante. Localizzato il punto o i punti che ospiteranno le nostre piante da frutto, eseguiamo lo scavo di una buca larga circa 50 x 50 cm, profonda sempre 50 cm, avendo l’accortezza di mantenere separata la terra dei primi 20-30 da quella sottostante (formando 2 mucchietti separati). Quindi se la tipologia di pianta da coltivare richiede il palo di sostegno, lo andremo a fissare sul fondo della buca, indicativamente vicino al punto in cui sarà inserita la nostra pianta. A questo punto ci sono 2 alternative, se abbiamo già acquistato le piantine possiamo procedere con la piantumazione, altrimenti lasciamo scoperta la buca e rimandiamo tale operazione alla fine dell’inverno (febbraio-marzo). Si consiglia di piantare alberi da frutto in astoni di un anno a radice nuda, da preferire alle piante in vaso perché generalmente, queste ultime, sono di qualità più scadente dovuta al fatto che hanno trascorso troppo tempo in un vaso ristretto, sono quindi invecchiate in uno spazio angusto, inoltre spesso sono dotate di rami già impalcati e risulta molto difficile impostare la forma di allevamento desiderata.
Il periodo migliore per eseguire il trapianto è senza dubbio l’autunno, in modo che la pianta (dovendo affrontare parte dell’autunno e dell’inverno) ha tutto il tempo di reidratarsi ed emettere nuove radichette superando con meno problemi lo stress da trapianto. Nel caso la stagione sia molto piovosa, possiamo rimandare il trapianto a fine inverno quando saranno ristabilite le condizioni ottimali, ma dovremo porre più attenzione ed intervenire con irrigazioni più frequenti per favorire l’attecchimento, sempre in funzione dell’andamento stagionale.
L’inzaffatura
Tale tecnica consiste nel preparare in un secchio capiente, un composto con terra e letame ben maturo in parti uguali, con l’aggiunta di acqua, mescolato fino ad ottenere una poltiglia abbastanza liquida. Appena prima di effettuare la piantumazione andremo ad immergere le radici in tale composto con lo scopo di favorire la reidratazione delle radici e di far aderire alle radici gli elementi nutritivi che saranno prontamente disponibili non appena le radichette cominceranno a svilupparsi.
A questo punto possiamo iniziare le operazioni di piantumazione cominciando col riportare sul fondo della buca la terra che abbiamo asportato per ultima, poi con l’altra terra prelevata più superficialmente, creiamo un cono al centro al fine di creare un appoggio per le radici, proviamo più volte ad appoggiare la piantina per verificare se la profondità è corretta.
Profondità
La profondità di trapianto deve essere uguale a quella del vivaio, tale livello lo possiamo verificare visivamente, guardando i primi centimetri del fusto sopra le radici dove noteremo un cambio di colore che corrisponde al livello di profondità che aveva la pianta in vivaio.
Quindi si ricoprono le radici con la terra rimanente, evitando di comprimerla con i piedi per non danneggiare le giovani radici, ci penserà l’acqua di irrigazione e piovana. Superficialmente sui bordi della buca, leggermente interrato, andremo a distribuire del letame ben maturo (1-2 kg) o compost o concime organico pellettato (evitare che il concime sia a diretto contatto con le radici, perché non sia causa di scottature), quindi bagniamo con un innaffiatoio se le temperature non sono eccessivamente fredde. Nel caso di terreni pesanti e argillosi, prima di iniziare a versare la terra all’interno della buca è bene sprofondare di più la buca per sistemare alcuni centimetri di pietre o ciottoli, al fine di creare un drenaggio per lo sgrondo dell’acqua in eccesso.
È necessario stabilire le distanze a cui piantare i nostri alberi da frutto. Tali considerazioni devono essere programmate a tavolino e sono variabili in funzione di diversi parametri come: vigoria del portainnesto, sistema di allevamento, tipologia e varietà che si intende coltivare.
Buoni ortaggi!