Per molti è l'unico vero cioccolato: quello amaro, extra dark e senza zuccheri aggiunti. Ciò che è certo è che il cioccolato fondente fa bene alla salute, secondo molti studi scientifici condotti su questo alimento che sottolineano come sia capace di aiutare corpo e mente, a patto di consumarlo in modiche quantità, all'interno di una dieta varia e salvo diverse indicazioni del proprio medico. Non potendo citare tutte le ricerche, proviamo a riassumere i principali benefici del cioccolato fondente, soffermandoci soprattutto sulla sua azione protettiva nei confronti del sistema cardiovascolare e nel contrasto alla depressione.
Fondente, extra o amaro?
Nel periodo delle festività natalizie il cioccolato è tra i protagonisti della tavola, utilizzato come ingrediente per torte, come farcitura per dessert o come tocco finale su deliziosi dolci al cucchiaio. Qualunque sia la vostra scelta di utilizzo, sappiate che per essere definito fondente, la percentuale di cacao deve essere minimo del 43%. La variante extra-fondente, invece, prevede una percentuale minima del 75%, mentre quello extra amaro è un cioccolato che presenta una percentuale di cacao dall’85% al 90%.
Il cacao è un alimento energetico, ricavato dai semi del cacao, albero originario dell’America Latina, considerato nell’antichità “cibo degli dei”. |
Valori nutrizionali del cioccolato fondente
Il cioccolato contiene oltre 300 sostanze, tra cui preziosi nutrienti, come:
- ferro;
- magnesio;
- fosforo;
- potassio.
Il contenuto di caffeina è basso, ma ugualmente utile, poiché, associato alla presenza di altre sostanze dall’azione psicoattiva, come teobromina, triptofano, feniletilammina e anandamide, che rendono il cioccolato fondente utile nel contrasto alla depressione.
È considerato un cibo afrodisiaco e capace di generare dipendenza, poiché interagisce con i neurotrasmettitori responsabili dell’appetito, dell’umore e del piacere. Non mancano i grassi, ma i trigliceridi contenuti nel cioccolato fondente possono essere considerati “buoni”, per cui, attraverso l’azione sinergica degli altri nutrienti, non incidono in modo evidente sulla colesterolemia.
Il cioccolato fondente porta benefici, quindi, che sfatano il mito che lo colloca tra gli alimenti che fanno ingrassare. Tuttavia, è importante specificare che le caratteristiche positive sono associate ad un prodotto di qualità: meglio evitare versioni con una lunga lista di ingredienti o con farciture e preferire il cioccolato puro, o associato a frutta secca. Si tratta di un alimento calorico, per cui è fondamentale mangiarne non più di 30 g sporadicamente, o mantenersi sui 5/10 g se il consumo è quotidiano.
Il consiglio è quello di scegliere un cioccolato fondente almeno al 65%: maggiore è la percentuale di fondente, maggiori saranno i benefici. |
Esistono controindicazioni al consumo di cioccolato fondente?
Come sempre, tutto dipende dalla situazione personale, per cui è fondamentale fare riferimento al proprio medico, in particolare in presenza di patologie. Nello specifico, a causa delle sostanze stimolanti contenute nel cioccolato fondente, è sconsigliato a chi soffre di pressione alta e a coloro che sono soggetti al mal di testa, poiché la serotonina in grandi quantità può favorire la comparsa di emicrania.
Oltre a queste raccomandazioni, può essere utile ricordare che il cioccolato, soprattutto se assunto in grandi quantità, può causare reazioni allergiche in persone predisposte. Analogo discorso vale per coloro che sono sensibili all’azione eccitante di teobromina e caffeina. Il cioccolato, infine, andrebbe generalmente evitato da chi soffre di gastrite, reflusso-gastroesofageo e anche osteoporosi, per la presenza dell’ossalato, sostanza che impedisce il buon assorbimento del calcio.
Con la giusta misura e le informazioni corrette, il cioccolato fondente può, quindi, essere inserito all’interno di una dieta sana, senza troppi sensi di colpa e a tutto vantaggio della salute cardiovascolare, del gusto e del buonumore. Soprattutto a Natale, non vi pare?