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Celiachia

Rispondiamo ai dubbi degli utenti

La celiachia è ancora per molti una condizione poco conosciuta e un mondo nuovo ancora da scoprire, soprattutto per i neo diagnosticati. Per questo motivo, penso possa essere utile riassumere in un articolo alcune delle risposte alle domande più comuni, per cercare di fare chiarezza ai dubbi legati a questa patologia.


La celiachia è una malattia autoimmune?
Una malattia autoimmune è caratterizzata da una disfunzione del sistema immunitario che induce l’organismo ad attaccare e distruggere i propri tessuti. La celiachia è una delle malattie autoimmuni più note e indagate ed è causata da una reazione autoimmune al glutine e tale aggressione comporta il graduale deterioramento delle pareti intestinali e la compromissione della capacità digerente.

La celiachia è ereditaria?
La predisposizione genetica gioca un ruolo fondamentale per sviluppare la celiachia, ma ci sono anche altri fattori responsabili: primo tra tutti lo stesso glutine ma anche la correlazione con altre patologie autoimmuni.

La celiachia è una malattia invalidante?
Fino a poco tempo fa la celiachia era classificata come malattia rara ma, dal momento in cui i dati epidemiologici hanno dimostrato che la patologia non rientrava più nel limite di prevalenza stabilito a livello europeo per le malattie rare, è uscita dall’elenco ed è entrata a far parte delle malattie e condizioni croniche e invalidanti. La nuova collocazione non costituisce per i pazienti condizione tale da essere definiti e considerati invalidi ma consente ai celiaci di usufruire di tutte le prestazioni sanitarie appropriate per il monitoraggio della malattia.

La celiachia è un’allergia?

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Come si cura la celiachia?
Una rigorosa alimentazione senza glutine è l’unica terapia efficace che al momento garantisce alle persone celiache un perfetto stato di salute con scomparsa delle manifestazioni cliniche, la normalizzazione degli esami e il ripristino della normale struttura della mucosa intestinale.
Per curare la celiachia, quindi, è necessario escludere dall’alimentazione tutti i cibi contenenti devirati del frumento, comprese le varietà meno comuni.

È possibile una cura alternativa alla dieta senza glutine?
L’obiettivo è quello di consentire al paziente di liberarsi della “pressione” della dieta senza glutine.
Sono allo studio varietà di grano meno tossiche, enzimi in grado di metabolizzare gli elementi proteici più “intollerabili” per il celiaco e farmaci in grado di bloccare la risposta nei confronti del glutine, ma al momento, le prove sull’efficacia di questi potenziali trattamenti alternativi sono ancora in fase iniziale.

La celiachia è pericolosa?
La celiachia non trattata può provocare la progressiva distruzione dei villi intestinali e questo comporterebbe l’insorgenza di malattie importanti e talvolta irreversibili come l’infertilità, aborti ripetuti, arresto della crescita e nel peggiore dei casi tumori intestinali.

Si nasce celiaci?
Non si nasce celiaci, ma si nasce con la predisposizione genetica a diventare celiaci.
La celiachia è una patologia complessa, causata da un mosaico di fattori ereditari e non solo, e può manifestarsi a qualsiasi età, con sintomi e segni estremamente variabili sia per localizzazione che per gravità.

La dieta senza glutine è per tutti?
Spesso molte persone scelgono di eliminare il glutine dalla propria dieta per seguire la moda del momento ma ricordiamo che la dieta senza glutine è l’unica terapia ad oggi nota per curare la celiachia.
Infatti, il Servizio Sanitario Nazionale eroga ai pazienti celiaci i prodotti dietetici senza glutine per tutta la vita, in ogni circostanza.
Nel corso del tempo, le persone affette da celiachia hanno faticosamente conquistato importanti diritti, tutele fondamentali che rischiano di essere messe in discussione dal diffondersi della moda del senza glutine tra la popolazione non celiaca, che banalizza questa patologia e le difficoltà di chi ne soffre.
Chi non soffre di celiachia non ha vantaggi di alcun tipo ad escludere il glutine dalla propria dieta.

Qual è la differenza tra celiachia e la sensibilità al glutine?
La sensibilità al glutine, a differenza della celiachia, non provoca lesioni alla mucosa intestinale e non esistono marcatori nel sangue per identificare questa condizione.
Il paziente riferisce ugualmente la comparsa di sintomi all’ingestione del glutine e la loro scomparsa alla sua esclusione ma per determinare la sensibilità al glutine, occorre esaminare il quadro clinico dopo l’esclusione del glutine dalla dieta, verificare la scomparsa dei sintomi e la loro ricomparsa al momento della loro reintroduzione.

La celiachia ha diversi stadi?
La celiachia si può presentare con quadri clinici di diversa gravità e può interessare diversi organi ed apparati.
Ma indipendentemente dall’insieme delle manifestazioni della patologia, il danno è sempre presente se si assume glutine.
Non si è quindi “più o meno celiaci” e non esistono “livelli più o meno gravi di celiachia” che autorizzano il celiaco a trasgredire volontariamente la dieta o non prestare attenzione alle contaminazioni perché è dannoso allo stesso modo, anche in assenza di sintomi.

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Silvia Sartori

Silvia Sartori

Area: Salute e benessere