Scegliere la montagna per le vacanze estive comporta numerosi vantaggi, motivo per cui sono sempre di più gli italiani che la preferiscono al mare, come fuga dal grande caldo e dal turismo di massa, attratti dai sapori genuini del cibo e dalle tante possibilità di attività outdoor.
Vette e sentieri regalano panorami di incredibile bellezza, tuttavia per godersi il trekking in montagna senza pensieri e pericoli, occorre un'adeguata preparazione e qualche accorgimento per non trovarsi impreparati e godersi la vacanza in sicurezza, da soli o in compagnia.
Vette e sentieri regalano panorami di incredibile bellezza, tuttavia per godersi il trekking in montagna senza pensieri e pericoli, occorre un'adeguata preparazione e qualche accorgimento per non trovarsi impreparati e godersi la vacanza in sicurezza, da soli o in compagnia.
Come scegliere un percorso per il trekking?
Meteo
Sembrerà banale, ma non dimenticate di controllare il meteo prima di partire. La sorpresa di un temporale estivo può essere piacevole e rinfrescante, ma in alta quota i cambiamenti meteorologici sono repentini e spesso violenti, meglio non trovarsi impreparati.
In estate anche l’eccessivo caldo può essere un impedimento ad una salutare camminata, ecco perché un ulteriore accorgimento è quello di partire la mattina presto, per avere a disposizione molte ore di luce e la giusta temperatura, considerando che le ore più calde vanno generalmente dalle 11.30 alle 14.00, periodo in cui si può valutare un pausa di ristoro.
Allenamento e informazioni utili
Prima di partire per un trekking in montagna, è bene assicurarsi che il percorso sia ben segnalato e documentarsi sui sentieri che si dovranno affrontare, portando con sé cartina topografica e numeri utili. è fondamentale scegliere l’itinerario più adatto alle proprie capacità, valutando con obiettività il proprio grado di allenamento e la difficoltà del trek.
Il miglior allenamento è fare trekking! Per cui il consiglio è di partire gradualmente, magari con escursioni organizzate, aumentando la difficoltà di volta in volta. |
Prima di mettervi in cammino valutate anche l’altitudine: occorre infatti acclimatarsi piano piano, evitando cambi di altitudine troppo repentini, in particolare se soffrite di cuore o di pressione alta, perché a quote elevate, col diminuire della pressione atmosferica, aumenta anche la nostra pressione arteriosa.
I dislivelli in montagna possono rappresentare un rischio per gli infortuni.
Anche in questo caso, meglio valutare bene il livello del trekking, evitando percorsi con oltre 500 mt. di dislivello, soprattutto nella discesa, se non si è ben allenati.
Caratteristiche del terreno, dislivello e ore di cammino sono, quindi, gli elementi da conoscere bene prima di mettersi in viaggio, scegliendo in base alla propria forma psico-fisica.
Partenza: abbigliamento e zaino
Come vestirsi?
Per affrontare un’escursione, in ogni periodo dell’anno, l’abbigliamento deve essere comodo. Il consiglio è di vestirsi a strati, in modo da affrontare facilmente ogni cambio di temperatura, sempre ricercando praticità e sicurezza.
Potete rivolgervi ad un negozio di abbigliamento tecnico e trovare la soluzione più adatta alle vostre esigenze. Certamente gli aspetti da non sottovalutare sono:
Cosa portare nello zaino
Lo zaino è l’immancabile compagno di viaggio del trekking in montagna, ma va scelto con accortezza e riempito in modo funzionale, in base al tipo di trek e alla stagione.
Se state organizzando un trekking itinerante in montagna, restando fuori più giorni, dovrete calibrare bene il peso dello zaino e magari aiutarvi nella camminata con dei bastoncini da trekking, un’attrezzatura che fa risparmiare circa il 30% della fatica, in quanto il peso del corpo e dello zaino vengono scaricati su quattro punti (invece che due).
In generale è buona regola portare con sé:
- calze e maglia di ricambio;
- acqua e sali minerali;
- carta d’identità;
- coltellino;
- accendino;
- snack energetico.
E ovviamente non dimenticate la macchina fotografica, per immortalare le bellezze che la natura vi regalerà!