In pensione, in anticipo

Nel nostro sistema previdenziale è previsto che, almeno fino a tutto il 2020, il momento “normale” per andare in pensione sia al raggiungimento dei 67 anni di età.
Per chi, invece, volesse anticipare il momento del pensionamento esiste la possibilità di potersi “ritirare a vita privata” al raggiungimento di un'anzianità contributiva che, almeno fino al 2026, non deve essere inferiore a 42 anni e 10 mesi se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna, indipendentemente dall'età anagrafica.
A decorrere dal 2019, però, sono state introdotte due ulteriori possibilità per poter ottenere un'anticipazione del momento del pensionamento. Si tratta di due misure sperimentali, quindi di durata limitata nel tempo, che permettono a coloro i quali sono in possesso di determinati requisiti congiuntamente di età anagrafica e di anzianità contributiva di poter ottenere la sospirata pensione con un anticipo, anche considerevole, rispetto al normale momento sopra descritto. Si tratta delle misure denominate “Quota 100” ed “Opzione Donna”. Non sempre risultano convenienti, però potrebbero entrambe costituire una valida soluzione utilizzabile in parecchie situazioni.