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Fico

Dolce e gustoso frutto estivo



Il fico comune (Ficus carica) è una pianta appartenente alla famiglia delle Moraceae. É un albero da frutto che ama i climi caldi e soleggiati. Originario delle zone subtropicali con clima temperato, è naturalizzato da migliaia di anni in Europa, in Italia è presente anche nel territorio padano. Possiamo gustare i suoi dolci frutti durante tutta l’estate, fino all’inizio dell’autunno. I fichi vanno raccolti quando sono maturi, morbidi al tatto. Si aprono a metà e si mangia la polpa rossa. I primi fichi prodotti, all’inizio dell’estate, sono detti fioroni, precoci ma meno succosi di quelli che maturano successivamente, dolci e morbidi. 
 
Se abbiamo la possibilità di raccogliere i fichi maturi direttamente dall’albero possiamo anche realizzare un’ottima confettura: prendere un kg di fichi, lavarli e tagliarli in quattro, metterli in una pentola con 200 g di zucchero e il succo di un limone. Dopo un’ora di riposo, mescolare e cuocere per tre quarti d’ora a fuoco medio. Invasarla ancora bollente e capovolgere i vasetti per circa dieci minuti per creare il sottovuoto. 

Avvertenze e proprietà
È possibile lavare e consumare anche la buccia del fico, ricca di fibre morbide e mucillagini che aiutano la digestione. Infatti, i fichi sono lassativi, combattono la stitichezza, stimolano la peristalsi intestinale. Contengono molti zuccheri, comunque meno dell’uva o delle banane. Forniscono circa 50 calorie per 100 grammi, contengono antiossidanti, polifenoli, vitamine C, A, K e gruppo B, sali minerali, calcio, fosforo, ferro, magnesio e potassio. Hanno proprietà antibatteriche, antifungine e antibiotiche naturali. 
La dose consigliata per il consumo di frutti dovrebbe non superare due etti, cioè non oltre tre o quattro fichi maturi al giorno. Seguendo una dieta ipocalorica possiamo ridurre ad uno o due frutti al giorno per non innalzare troppo il livello di glucosio nel sangue.
Danno una sferzata di energia, sono ricostituenti, adatti agli sportivi e anche alle donne in gravidanza, vanno però consumati con moderazione in caso di obesità o diabete. I fichi secchi sono da evitare in queste situazioni poiché sono ipercalorici, forniscono circa 280 calorie ogni 100 grammi. I fichi contengono un importante antinfiammatorio, la luteolina, utile poiché protegge il sistema nervoso e previene alcune forme tumorali. Il lattice bianco presente nelle foglie e nei piccioli ha potere cauterizzante, può essere usato per cicatrizzare porri e verruche e lenire punture di insetti. Inoltre, questo lattice, contiene caglio vegetale, un insieme di enzimi che coagulano il latte e permettono la lavorazione di formaggi vegetariani.

Curiosità e particolarità botaniche
La pianta del fico ha alcune particolarità: in natura esistono due forme botaniche, la pianta maschio, cioè il caprifico, che produce il polline, e la pianta femmina, il fico vero e proprio che produce i frutti.
 
Le piante di fico hanno bisogno di un impollinatore, un microscopico insetto che trasporta il polline all’interno dell’ovario, nel fiore femminile. Le piante coltivate, però, grazie alla selezione, producono fichi anche senza fecondazione, attraverso il fenomeno della partenocarpia.

In realtà il fico non è un frutto ma un fiore, un’infiorescenza avvolta su sé stessa. Ancor meglio, dal punto di vista botanico, il fico è una infruttescenza detta siconio. Al suo interno si trovano i veri e propri frutticini secchi, gli acheni, i semi.

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Riguardo l'autore

Maria Rosa Macchiella

Maria Rosa Macchiella

Area: Cucina - Salute e benessere