L’attività fisica che non teme il caldo
- È ormai nota l’importanza di adottare uno stile di vita sano, caratterizzato da una regolare attività fisica (almeno 150-300 minuti di attività fisica moderata alla settimana) e da una alimentazione sana ed equilibrata durante l’interno arco della nostra esistenza, allo scopo di beneficiare di tutti gli effetti positivi derivanti da quest’ultima. Un regolare esercizio fisico consente infatti di prevenire la maggior parte delle malattie cronico-degenerative come diabete, ipertensione, ipercolesterolemia, ecc., permette di tenere sotto controllo lo stato emotivo e i livelli di stress/ansia e consente di ridurre il rischio di mortalità e disabilità derivanti da uno stile di vita inattivo.
- Spesso però durante il periodo estivo, il più delle volte caratterizzato da elevate temperature e alti livelli di umidità, ci si trova a far fronte a bassi livelli di motivazione nell’intraprendere un’attività fisica e soprattutto a una riduzione della performance sportiva, principalmente causata dagli effetti negativi derivanti da un eccessivo innalzamento della temperatura corporea.
- Ciò nonostante, è comunque possibile, e indispensabile, mantenersi fisicamente attivi anche d’estate, grazie all’adozione di particolari accortezze che consentono una migliore termoregolazione corporea e di conseguenza di beneficiare di tutti gli effetti positivi che l’attività fisica ha sulla nostra salute psico-fisica.
Principali meccanismi di termoregolazione
- Nel momento in cui si decide di intraprendere un’attività fisica in un ambiente caldo, come accade nella maggior parte dei casi in estate, è opportuno adottare degli accorgimenti aggiuntivi allo scopo di prevenire quei fastidiosi e talvolta pericolosi disturbi derivanti da una situazione di eccessivo calore corporeo.
- È importante tenere in considerazione che l’attività fisica ha già di per sé un effetto termogenico, ossia comporta una maggiore produzione di calore, che viene però fisiologicamente compensata da 2 principali meccanismi di termodispersione, ossia:
- vasodilazione cutanea: il corpo cerca di mandare più sangue possibile verso la cute allo scopo di favorire la dissipazione del calore e il raffreddamento degli organi interni. Nelle giornate particolarmente calde o durante attività fisiche intense, si stima che fino al 15-25% del sangue espulso dal cuore ad ogni battito passi attraverso la cute;
- sudorazione: in condizioni di elevata temperatura corporea il nostro cervello promuove la secrezione di sudore, che non è altro che un film liquido, con una composizione simile al plasma, che una volta formatosi sulla superficie cutanea evapora. Questo processo di evaporazione permette di conseguenza di espellere calore e mantenere fresco l’organismo.
- Queste particolari strategie di termodispersione che il nostro organismo mette in atto per mantenersi a una temperatura corporea considerata idonea per la nostra salute (ossia intorno ai 37°), vanno in crisi quando ci ritroviamo in un ambiente eccessivamente caldo e umido e soprattutto se a questa condizione si aggiunge anche la pratica sportiva.
Un’eccessiva vasodilatazione cutanea ed elevati livelli di sudorazione determinano infatti una riduzione del flusso di sangue ai muscoli attivi e al cervello e una eccessiva espulsione di liquidi, con il rischio di andare incontro a ipotensione arteriosa (capogiri, mal di testa), spossatezza, aumento della frequenza cardiaca, riduzione del volume plasmatico e disidratazione. |
I disturbi da calore
La concomitanza degli eventi precedentemente descritti può determinare una ridotta tolleranza all’esercizio ma anche il rischio di andare incontro a spiacevoli malesseri, che se ignorati, possono risultare pericolosi per la nostra salute.
Strategie da adottare per limitare gli effetti avversi del caldo
Anche in questo caso è necessario tenere in considerazione delle accortezze che consentano di non allarmarsi e ci permettano di continuare a svolgere il nostro sport preferito in assoluta tranquillità!