Sono entrate in vigore alcune novità che riguardano la prova di teoria per la patente. Meno quiz e meno tempo, per smaltire più candidati. Il problema però è che mancano gli esaminatori per i quali si tratta di orario straordinario e questo ricade sui clienti delle autoscuole, con un aggravio dei costi.
L'obiettivo è snellire le procedure, velocizzare la prova, ma anche smaltire gli arretrati accumulati nei mesi di pandemia, durante le chiusure in cui non era possibile sostenere esami di guida e quindi ottenere la patente. Adesso, invece, occorre fare i conti con procedure anti-Covid che hanno ridotto il numero di candidati che possono sostenere l'esame ad ogni sessione. Ecco, quindi, cosa cambia.
L'obiettivo è snellire le procedure, velocizzare la prova, ma anche smaltire gli arretrati accumulati nei mesi di pandemia, durante le chiusure in cui non era possibile sostenere esami di guida e quindi ottenere la patente. Adesso, invece, occorre fare i conti con procedure anti-Covid che hanno ridotto il numero di candidati che possono sostenere l'esame ad ogni sessione. Ecco, quindi, cosa cambia.
Meno domande, ma anche meno margine di errore La prima novità è la riduzione del numero di domande che ogni aspirante si trova ad affrontare alla prova teorica: si scende da 40 quesiti a 30....