L'area del Parco, definita “terra di santi e briganti”, si sviluppa sui Monti Picentini, un territorio calcareo-dolomitico con un estensione di circa 63.000 ettari. Dalle sorgenti dei Monti Picentini nascono i fiumi Sele, Calore, Sabato, Picentino e Ofanto, dando vita così al più ricco serbatoio di acqua potabile del Sud Italia e alla terza riserva d'acqua in Europa.
La storia del Parco è molto antica: tracce di frequentazioni risalgono al paleolitico, al neolitico, all’età del bronzo e del ferro; infatti, nel Parco sono presenti circa 17 aree archeologiche.