Il Parco nazionale dell'Asinara è un'area naturale protetta istituita con decreto il 28.11.1997. Si trova in Sardegna e più precisamente in Provincia di Sassari. L'intero territorio del Parco Nazionale è rappresentato dall'Isola dell'Asinara che, amministrativamente, appartiene al Comune di Porto Torres.
L’Asinara, per dimensioni la seconda isola sarda dopo Sant’Antioco, presenta una forma stretta, allungata in senso Nord-Sud con un andamento della linea costa molto frastagliato, indice di una notevole varietà di habitat. L’Isola presenta una situazione storica, ambientale e giuridica estremamente singolare.
Sebbene i primi resti della presenza umana risalgano al neolitico, la natura si è potuta conservare grazie a un susseguirsi di eventi che le fecero assumere il nome poco accattivante di Isola del Diavolo.
La vegetazione si presenta fortemente degradata per via del pascolo eccessivo da parte di specie introdotte dall’uomo (capre domestiche, mufloni e cinghiali). Soltanto in località Elighe Mannu si trova una piccola formazione originale di bosco di leccio.
Attualmente l’Ente parco, in collaborazione con l’Ente foreste della Sardegna, sta provvedendo alla cattura e al trasferimento delle specie introdotte dall’uomo, al fine di consentire alla vegetazione di ricolonizzare il territorio.
Flora
La flora dell’isola presenta, grossomodo, gli stessi componenti di quella della vicina Sardegna.
Lungo le coste rocciose si sviluppa una vegetazione alofila bassa dominata dal finocchio di mare, il ginestrino delle scogliere e il limonio a foglie acute. Le coste sabbiose sono invece dominate dalla gramigna delle spiagge, dallo sparto pungente, la santolina delle spiagge e dal giglio marino.
Le zone dominate dalla macchia presentano formazioni vegetali di ginepro fenicio ed euforbia, quest’ultima tossica e quindi non soggetta al pascolamento.
Vi si ritrova anche il lentisco, la felce aquilina e il tamaro.
Nelle zone a gariga si ritrovano la lavanda, il cisto, il fiordaliso spinoso e la ginestra di Corsica.
Fauna
Uccelli
Tuffetto - Berta maggiore - Berta minore - Marangone dal ciuffo - Garzetta - Volpoca - Germano reale - Falco pescatore - Poiana - Grillaio - Gheppio - Falco pellegrino - Pernice sarda - Folaga - Gallinella - Porciglione - Occhione - Corriere piccolo - Gabbiano corso - Gabbiano reale - Rondine di mare - Piccione selvatico - Tortora selvatica - Barbagianni - Civetta - Succiacapre - Rondone pallido - Rondone maggiore - Upupa - Tottavilla - Rondine montana - Calandro - Scricciolo - Usignolo - Passero solitario - Saltimpalo - Merlo - Usignolo di fiume - Beccamoschino - Magnanina sarda - Magnanina - Sterpazzola di Sardegna - Occhiocotto - Capinera - Fiorrancino - Pigliamosche - Cinciallegra - Averla capirossa - Gazza - Cornacchia grigia - Corvo imperiale - Passera sarda - Fringuello - Verdone - Cardellino - Fanello - Zigolo nero - Strillozzo.
Mammiferi
Riccio - Crocidura rossiccia - Mustiolo - Lepre - Topo selvatico - Ratto nero - Ratto bruno - Topolino domestico - Cinghiale - Muflone - Asino sardo - Asinello bianco.
Punti d’interesse
Oltre alle strutture che facevano parte del complesso carcerario, sull’isola è presente un ossario austro-ungarico, risalente all’epoca della Prima Guerra Mondiale, quando i prigionieri austriaci catturati dagli italiani venivano trasferiti nel campo di prigionia che vi era stato allestito. Dei 24.000 prigionieri ospitati nel campo circa 6.000 morirono di tifo e colera e i loro resti riposano nell’ossario.
Nella località di Fornelli è stato istituito, nel 2004, l’Ospedale delle Tartarughe, allo scopo di studiare le specie e recuperare gli esemplari feriti o catturati in maniera accidentale. Svolge anche attività didattiche volte alla sensibilizzazione, alla divulgazione e all’educazione ambientale.
In località Tumbarino è invece attivo l’Osservatorio Faunistico del Parco.
Strutture ricettive
È presente un ostello, ricavato dalla ex Caserma Agenti a Cala d’Oliva, ove è possibile il pernottamento, la cena e la prima colazione, previa prenotazione al gestore della struttura. Una notte sull’isola è un’esperienza da vivere. In alternativa, lungo la vicina costa della Sardegna, presso Stintino e Porto Torres, vi sono numerosi alberghi, campeggi e strutture turistico-ricettive di vario genere che possono essere la base di partenza per l’esplorazione giornaliera del Parco Nazionale e del territorio costiero nord-occidentale della Sardegna. Sull’isola, nelle località di Fornelli e Cala Reale, si trovano i Centri visita del Parco, dove è possibile ottenere informazioni e la mappa dei percorsi. Sono presenti alcuni chioschi (Fornelli, Campu Perdu), un bar/ristorante a Cala Reale e un bar/ristorante a Cala d’Oliva.
Come arrivare
L’accesso al Parco Nazionale è possibile grazie al collegamento marittimo con battelli specifici. I porti di partenza sono quelli di Porto Torres, da dove si può usufruire della continuità territoriale, e il porto secondario, ma più vicino, Stintino. Nel periodo estivo sono attivi collegamenti marittimi con i porti di Castelsardo e Santa Teresa di Gallura.
Attività
La fruizione del Parco Nazionale è garantita da operatori specializzati in diverse tipologie di visita. Le attività attualmente disponibili sono:
- escursione guidata con bus: segue un percorso di 25 km lungo le strade dell’isola, accompagnati da guide autorizzate. Il servizio è gestito da un operatore esterno;
- escursione guidata con trenino gommato: si svolge lungo un percorso di 25 km attraverso i sentieri dell’isola, con l’accompagnamento di guide;
- escursione guidata con fuoristrada: singoli o piccoli gruppi possono compiere una visita guidata del Parco percorrendo i sentieri con un fuoristrada;
- escursione guidata (e non) a piedi: utilizzando le apposite mappe e seguendo i segnavia disposti lungo i sentieri è possibile percorrere l’isola a piedi, da soli o con l’aiuto delle guide che gestiscono il servizio.
- escursione di pesca turismo: può essere effettuata insieme ai pescatori locali autorizzati, partendo dal porto di Stintino per arrivare alle acque dell’area marina protetta. Il servizio è gestito da operatori autorizzati;
- immersioni nell’area marina: possono essere effettuate in punti segnalati nell’area marina protetta e sono gestite da operatori diving autorizzati;
- escursioni in barca a vela: sono possibili con un piccolo numero di persone accompagnate dagli operatori autorizzati. Vengono usate tipiche barche da diporto;
- escursioni in bicicletta: i sentieri dell’isola sono quasi tutti ciclabili e ben segnalati. Può essere utilizzata la propria bicicletta e i biglietti possono essere acquistati presso i centri visita del Parco;
- escursioni a cavallo: previa prenotazione presso il gestore del servizio è possibile percorrere a cavallo i sentieri del Parco;
- accesso con barca a vela privata: è consentito previa prenotazione e con l’uso dei campi boe appositamente predisposti, al fine di tutelare i fondali marini e la prateria di Posidonia oceanica.