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Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è un'area protetta che tutela il massiccio dei Monti Sibillini e si estende tra le Regioni di Marche e Umbria, ricadendo su 4 Province: Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Perugia.


Una catena montuosa che si erge nel cuore dell’Italia fino a raggiungere, con il Monte Vettore, i 2.476 metri.
è qui, nel regno della mitica Sibilla, che nel 1993 è nato il Parco Nazionale dei Monti Sibillini (oltre 70.000 ha) con lo scopo di salvaguardare l’ambiente, promuovere uno sviluppo socio-economico sostenibile e favorire la fruizione a ogni categoria di persone così da creare un “Parco per tutti”. Lupo, aquila reale, falco pellegrino e numerose specie endemiche sono i segni più evidenti di una diversità e di una ricchezza biologica che, unitamente al fascino delle abbazie e dei centri storici medioevali disseminati a guisa di corona alle falde del gruppo montuoso, hanno contribuito a determinare un mondo antico e suggestivo dove il tempo sembra, ancora oggi, essersi fermato per rendere omaggio a una realtà di così straordinaria bellezza.

Flora
Stella alpina, Anemone alpino, Orchidee, Castagno, Faggio, Acero bianco.

Fauna
Mammiferi
Orso bruno marsicano, Lupo, Gatto selvatico, Tasso, Volpe, Camoscio d’Abruzzo, Lepre, Scoiattolo, Ghiro, Cinghiale, Capriolo.
Uccelli
Aquila reale, Falco pellegrino, Gheppio, Poiana, Civetta, Picchio verde.

Punti d’interesse
Il Parco, pur comprendendo un territorio di eccezionale significato naturalistico, presenta pae-saggi, valori e situazioni altamente differenziate. I visitatori possono, pertanto, effettuare interessanti escursioni guidate, sia storiche che naturalistiche, alla scoperta dei 4 settori principali in cui è suddivisa l’area protetta, ovvero dei versanti: dell’Alto Nera e delle sue guaite, di quello fiorito, di quella della magia, di quello sacro.

Castelli e fortificazioni
L’origine di alcuni centri abitati del Parco va ricercata nel ruolo svolto, fin dalla preistoria, dalle popolazioni e dalle genti che qui transitavano per scopi di lavoro (la transumanza), di culto (i pellegrinaggi) e di potere (le guerre). Moltissime sono le testimonianze di popolazioni che hanno abitato questo territorio già prima della fondazione di Roma, e che qui hanno lasciato i segni preziosi delle loro culture. Ma l’impronta maggioremente visibile è indubbiamente quella medievale, come testimonia la struttura urbanistica di gran parte dei Comuni del Parco.
Compatti, austeri e isolati, numerosi centri abitati si organizzano infatti, in quel periodo, all’interno di mura fortificate con torrioni e porte di accesso ubicate attorno alle principali strutture del paese, come la chiesa, il palazzo nobiliare e la piazza. Chi viveva in zone isolate si dotava invece di vere e proprie “case fortezza” come testimoniano i numerosissimi esempi di case torri, nuclei murati e villae.

Gli edifici di culto
Un’interessante chiave di lettura per ricostruire la storia delle genti che qui hanno vissuto è data dalla capillare presenza nel parco degli edifici di culto.
Questo territorio estremamente suggestivo ha costituito da sempre un luogo privilegiato sia dalle comunità religiose, che vi hanno realizzato centri importanti di vita ascetica, quali le abbazie e i monasteri, sia dagli eremiti che trovarono, sulle alte vette o nelle forre, l’isolamento per la meditazione e le montagne per compagnia. Molti piccoli centri sono stati inoltre luoghi di spiritualità e, nello stesso tempo, punti nodali per la diffusione delle tradizioni, della religione, delle arti e dei mestieri. Un esempio emblematico è rappresentato dall’Abbazia di Sant’Eutizio, a Preci, in cui si sviluppò la Scuola chirurgica, diffusasi poi in tutta Europa a partire dal XVI secolo. Dalle numerosissime chiese romaniche, alle forme bramantesche dell’imponente Santuario di Macereto, alla Basilica di San Benedetto, costruita sui resti della casa natale del Santo, nel territorio del Parco è possibile scoprire una patrimonio culturale veramente straordinario che ci permette di rivivere la storia e ripercorrere quella fitta rete di vie della fede che Santi, monaci e umili pellegrini, hanno tracciato.

Lago di Pilato
Collocato tra le pareti impervie e verticali immediatamente sotto la cima del Monte Vettore, il lago di Pilato è uno dei pochissimi laghi glaciali di tipo alpino presenti sull’Appennino e l’unico lago di origine naturale delle Marche. Le dimensioni e la portata d’acqua dipendono dalle precipitazioni e dallo scioglimento delle nevi, che ricoprono per buona parte dell’anno la superificie dello specchio d’acqua fino all’inizio dell’estate. In base al livello d’acqua, il lago può apparire unico, oppure diviso in due bacini, da cui deriva il soprannome di “lago con gli occhiali”.
Il lago ospita un particolare endemismo, il Chirocefalo del Marchesoni: un piccolo crostaceo di colore rosso che misura 9-12 millimetri e nuota col ventre rivolto verso l’alto. Il lago di Pilato è l’unico habitat di diffusione di questo invertebrato, per cui vi è un divieto di balneazione e di avvicinamento a meno di 5 metri dalla riva, per non compromettere l’ecosistema di questo animale unico.

Come arrivare
In automobile
Autostrade:
  • A14: uscita Nord Civitanova Marche; Est Pedaso, Porto San Giorgio; Sud San Benedetto del Tronto;
  • A1: uscite Orte, Val di Chiana.
Viabilità ordinaria:
  • SS4 Salaria;
  • SS77 Val di Chienti;
  • SS78 Picena;
  • SS209 Valnerina.

In treno
  • Stazione di Ascoli Piceno.
  • Stazione di Spoleto.
  • Stazione di Castelraimondo - Camerino.

In autobus
  • Autolinee CONTRAM (Camerino).
  • SSIT (Spoleto).
  • START (Ascoli Piceno).
  • STEAT (Fermo).

Centri visita
Le Case del Parco
Le Case del Parco garantiscono al visitatore le informazioni indispensabili per una corretta e adeguata fruizione dell’area protetta e contribuiscono a svolgere attività di interpretazione ed educazione ambientale, nonchè di animazione socio-economica. Presso le Case del Parco è inoltre possibile acquistare, oltre ai gadgets, anche le guide, le mappe e le pubblicazioni del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
  • Centro Visita e area faunistica del Camoscio appenninico - Rupicapra Pyrenaica Ornata e Area Faunistica [Fiastra (MC)].
  • Centro Visita Museo delle Carbonaie e Casa delle Farfalle - Museo delle Carbonaie [Cessapalombo (MC)].
  • Casa del Parco - Centro dei Due Parchi [Arquata del Tronto (AP)].
  • Centro Tematico “Il Chirocefalo e la Valle di Pilato” [Montemonaco (AP)].
  • Centro Visita Museo del Paesaggio (Antropogeografico) [Amandola (AP)].
  • Centro Visita Museo della Sibilla [Montemonaco (AP)].
  • Complesso Museale P. Leopardi - Complesso Museale Duranti [Montefortino (AP)].
  • Casa del Parco di Norcia [Norcia (PG)].
  • Centro Informativo estivo di Castelluccio [Castelluccio di Norcia (PG)].
  • Centro Visita Museo “Il Mulino” [Preci (PG)].
  • Centro del Cervo e di Recupero della fauna selvatica [Castelsantangelo sul Nera (MC)].
  • Centro Visita del Parco Nazionale dei Monti Sibillini [Visso (MC)].

Parco Nazionale Monti Sibillini

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Redazione Ratio Famiglia

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