Il problema dello spreco di cibo è sempre attuale colpa spesso delle nostre brutte abitudini di consumo che finora hanno trovato poche soluzioni. Una però ce l'abbiamo in tasca: è il nostro smartphone. Basta infatti dotarsi della app anti-spreco più adatta a noi per cercare perlomeno di arginare il problema.Vediamo, di seguito, le più diffuse.
1. Too Good To Go
Nata in Danimarca nel 2015 da un’idea di Mette Lykke quest’app fa di “Troppo buono per essere buttato” il suo programma di azione. Come? Permettendo a bar, ristoranti, forni, pasticcerie, supermercati ed hotel di recuperare e vendere on line a prezzi da last minute il cibo invenduto in “box” che possono costare tra i 2 e i 6 € per un pasto. Per acquistare i prodotti basta geolocalizzarsi, trovare un negozio aderente, ordinare la Magic Box, pagare e andarla a ritirare. In Italia, dove è appena arrivata, hanno già aderito i ristoranti biologici EXKi, i negozi Carrefour e Eataly con una sperimentazione nel punto vendita milanese. Ma la rete, partendo da Milano, si sta allargando a vista d’occhio. “Il nostro obiettivo è creare la più grande rete antispreco in Italia: ad oggi sono state oltre 11 milioni le Magic Box acquistate in Europa, il che ha permesso a livello ambientale di evitare l’emissione di più di quasi 23 milioni di tonnellate di CO2”, spiegano gli ideatori.
2. Last Minute Sotto Casa
Anche Last Minute Sotto Casa, nata sul web come community anti-spreco si è data un’app: serve a mettere in contatto negozianti che hanno cibo in scadenza con una rete di clienti “in zona”, che si vedono recapitare sul cellulare offerte irripetibili. L’idea insomma è quella di aiutarci a evitare gli sprechi “a chilometro zero”.
3. MyFoody
Raccoglie tutte le offerte “scontate” dei supermercati Coop e U2: basta cliccare su un punto vendita per ottenere l’elenco delle svendite dell’ultima ora, con il prezzo. Una mappa semplifica la ricerca: i segnaposto gialli indicano che ci sono offerte in corso, quelli bianchi che invece al momento non ce ne sono. Le offerte non si limitano ai prodotti prossimi alla scadenza, ma anche a quelli con difetti di confezionamento, che pure nei supermercati non mancano.
4. Bring the Food
L’app sviluppata dai ricercatori della Fondazione Bruno Kessler in collaborazione col Banco Alimentare, permette di donare il cibo attraverso gli enti caritativi della nostra zona. Si rivolge soprattutto a supermarket, panifici, negozi ortofrutticoli, ecc. che possono pubblicare offerte di eccedenze alimentari, rendendole visibili alle onlus nelle vicinanze. Queste, con un click, possono prenotarle, ricevendo in cambio un codice per il ritiro. L’app andrebbe un po’ sistemata, ma in compenso è possibile utilizzare il servizio anche dal sito Internet.
5. Una buona occasione (UBO)
Donare il cibo e acquistare quello in scadenza è cosa buona giusta. Ma dobbiamo anche imparare a non sprecarlo. Quest’app ci dà un aiutino, spiegandoci come conservare 500 alimenti, quali sono le porzioni giuste, come fare la lista della spesa e come riutilizzare gli avanzi: dallo yogurt al pesce, leggendo si scopre che con un po’ di attenzione non si butta via nulla. E i consigli hanno una fonte scientificamente autorevole: gli esperti dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.