Il recente successo degli eco-cosmetici è dimostrato dalle liste di attesa per acquisiti on line di prodotti con principi attivi naturali: dalla richiestissima crema antirughe del momento, alla più recente e miracolosa crema a base di argilla.
Fino a qualche tempo fa la cosmesi naturale era una “sorta” di ripiego, erano considerati prodotti non efficaci come quelli di sintesi però “almeno non fanno male”. Ora c’è una profonda riscoperta dell’efficacia dei principi attivi naturali e della bio-compatibilità che alla lunga dimostra i suoi effetti durevoli. Aiutano a riequilibrare il terreno della pelle stimolando la cute nelle sue funzioni naturali, mentre i prodotti di sintesi sono efficaci finché si utilizzano, creando una forma di dipendenza nell’utilizzo per mantenere i risultati ottenuti.
La composizione e gli oli essenziali
Onnipresenti nelle composizioni dei cosmetici naturali sono gli oli essenziali. Hanno un approccio olistico sulla pelle dovuto sia alla loro composizione chimica, con principi particolarmente attivi tanto da essere definiti dei fitofarmaci, sia alla funzione di riequilibrio dell’umore grazie al loro profumo.
L’aromacologia studia l’influenza dei profumi sull’umore, sulle emozioni e sui comportamenti. |
Gli odori agiscono sulla nostra produzione ormonale attraverso l’asse amigdala-ipotalamo-ipofisi. Aziende leader nel campo della cosmetica, hanno dimostrato come solo l’imputo olfattivo stimola già la funzionalità cutanea. La pelle, notoriamente influenzata dalla nostra condizione psicologica, è particolarmente sensibile alle elaborazioni delle informazioni derivanti dalle stimolazioni olfattive che si estrinsecano direttamente attraverso le terminazioni nervose cutanee o, indirettamente, mediante variazioni ormonali. Inoltre gli oli essenziali (oe) hanno un’alta penetrabilità cutanea, grazie al loro basso peso molecolare ed alla loro composizione sebo-simile. Quando vengono applicati degli oe opportunamente diluiti sulla pelle, con un seguente prelievo si trovano tracce dei loro principi attivi nel sangue. Ciò vuol dire che riescono ad arrivare fino al derma, qui avvengono tutti i processi vitali della pelle e hanno una funzionalità che potremmo definire genericamente bio-attivante.
I vettori
Gli oli essenziali vanno veicolati perché raramente possono essere usati. Tra i vettori più indicati ci sono gli oli grassi, cioè oli da spremitura di frutti e semi: dall’oliva all’avocado, rosa mosqueta, mandorle, nocciola, ecc.
Gli oli grassi, o base, o vettori contengono:
- Vitamine liposolubili: a/e/d;
- Lecitina (sesamo ed avocado);
- Acidi grassi.
- lubrificanti;
- emollienti e restitutivi;
- riacidificanti;
- protettivi;
- veicolanti.
Gli oli grassi, ricchi di vitamina A, essendo sebo-simili riescono a penetrare fino a livello della membrana basale (separazione tra epidermide e derma) e aiutano il turnover cellulare della pelle; praticamente il nostro peeling naturale; tanto che i dermatologi nelle problematiche cutanee, oltre al cortisone, utilizzano prodotti con vitamina A.
Quali oli preferire?
Tra gli oli il più ricco di questa vitamina è il rosa mosqueta, viene utilizzato con successo per smagliature e cicatrici.
Ovviamente è anche un ottimo antirughe, la sinergia migliore per questo fine è con gli oe di rosa (panacea per tutti i tipi di pelle) e di incenso (stimolante delle funzionalità del derma). Per un vero trattamento “de lux” per il viso si può diluire l’intero 1 ml di oe di rosa (è venduto di solito in questa quantità per il suo costo elevato) in 30 ml di rosa mosqueta, più 10 gocce di incenso o, se non si ama l’odore, un ottimo sostituto può essere il benzoino (protettivo e rigenerante della pelle). Il costo finale non ha confronto con prodotti di pari qualità per effetto (non naturali) in commercio.
Quando si prepara un olio per il viso è fondamentale creare sempre una miscela che abbia un ottimo odore, ovviamente per la persona che lo dovrà usare, perché oltre al trattamento cosmetico, c’è anche quello osmoterapico visto la collocazione del naso!
Per le prime rughe come base è consigliato l’olio di nocciola, molto tonificante e rassodante, (quindi ottimo anche per il corpo) da utilizzare con l’oe di neroli, anche lui una panacea per la pelle, come la rosa. Questo meraviglioso oe estratto dai boccioli dei fiori di arancio amaro è adatto per pelli in qualche modo “traumatizzate”: trattamenti aggressivi, scottature, ecc; oppure estremamente reattive, magari in abbinamento all’oe di camomilla romana, lenitivo e vasoprotettore.
Restitutivo per le pelli particolarmente secche è l’olio di avocado, ricchissimo di vitamine e lecitine, in abbinamento con l’oe di geranio che è un riequilibrante della produzione del sebo, viso e corpo.
Per la pelle grassa non è adatto nessun olio tranne il jojoba, che in effetti è una cera liquida, quindi è idratante, ma non occlusiva e nutriente. Per questa problematica ottimi sono l’oe di lavanda, il bergamotto (tutti gli agrumi sono fotosensibilizzanti, quindi da evitare d’estate), petit grain di arancio e legno di cedro.
La preparazione
Indicativamente: nelle miscele diluire sempre circa l’1%, massimo 2%, di oe rispetto alla base prescelta (esempio in 100 ml olio base diluire 1 ml oe = 20 gocce totali).
Per chi ha difficoltà ad assorbire l’olio, anche se la quantità eccessiva è di solito il problema, è sufficiente massaggiare l’olio su pelle umida, magari nebulizzando dell’acqua sulla pelle.
Il primo approccio nel passaggio dalla classica crema all’olio è sempre difficile ma i risultati, la morbidezza della cute, l’idratazione di lunga durata anche sotto il trucco, convincono definitivamente alla preparazione del proprio cosmetico naturale.