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Inizio a farmi l’orto! Da dove comincio?

L'orto fa l'uomo morto! (proverbio toscano)


1. Procurarsi un quaderno che diverrà il nostro “quaderno di campagna”: ci servirà per annotare tutto quello che accadrà nel nostro orto, molto utile nella stagione successiva.
 
2. La progettazione: i parametri fondamentali:
Dimensioni: è consigliabile iniziare con un piccolo orto e allargarlo successivamente in funzione delle proprie capacità e del tempo a disposizione per curarlo.
Esposizione: le prode devono essere possibilmente orientate in direzione NORD – SUD, in modo che le piante siano “bagnate dal sole” al mattino da un lato e al pomeriggio sull’altro lato.
Disposizione: evitare di creare un orto nelle immediate vicinanze di strade, alberi o luoghi inadatti per attività inquinanti svolte.

3. L’eliminazione delle erbacce: lo sfalcio può avvenire sia con decespugliatore che con attrezzi manuali.
 
4. La concimazione di fondo
Scopo: ricostituire la fertilità del terreno 
Materiale organico da utilizzare: le 3 alternative che vi presentiamo hanno le stesse caratteristiche fertilizzanti. Scegliere in base alla facilità di reperimento
Letame: deve essere ben maturo e distribuito in ragione di circa 4 kg per metro quadrato; sono validi sia il letame equino che quello bovino, da evitare, invece, la pollina. 
Compost: può essere autoprodotto o acquistato e va distribuito in ragione di 4/5 kg per mq. 
Stallatico: più facilmente reperibile in commercio, da distribuire secondo le dosi riportate in etichetta.

5. Prima di cominciare: qualsiasi lavorazione deve essere effettuata quando il terreno è in tempera, cioè quando il terreno possiede il giusto grado di umidità per essere lavorato
Come fare a capirlo? Si smuove della terra e se ne prende in mano una porzione, stringendola nel palmo: 
  • se è molto dura: il terreno è troppo asciutto, se si vuole lavorare è necessario effettuare una irrigazione per ammorbidire il terreno; 
  • dal palmo sgronda acqua e la pallottola di terra si impasta e rimane liscia: il terreno è troppo umido, è necessario che si asciughi prima di intervenire con lavorazioni;
  • la pallottola si sbriciola facilmente e al tatto risulta fresca e leggermente umida: il terreno è in tempera!
Questa è la regola generale che vale tutte le volte che dovremo effettuare delle lavorazioni nel nostro orto!
 
6. Le prime lavorazioni: arieggiare e ridare struttura al nostro terreno, nonché interrare i fertilizzanti distribuiti sulla superficie.
È possibile utilizzare la vanga, per rivoltare e interrare lo strato superficiale del terreno con le malerbe e il fertilizzante distribuito.
Importante! La vangatura deve essere molto superficiale e quindi non più profonda di 15-20 cm. Infatti, il primo strato di terreno risulta essere molto più fertile degli strati più profondi. Per questo motivo, una buona pratica è quella di utilizzare la forca a denti larghi, al posto della vanga tradizionale. 
Questo attrezzo permette di arieggiare e rimescolare gli strati superficiali del terreno con il fertilizzante distribuito, senza effettuare un eccessivo rivoltamento degli strati del terreno.
 
7. Tracciare le prode (aiuole)
Impiegare spaghi e picchetti per tracciare le dimensioni e le linee delle aiuole. Utilizzare un badile con il quale pian piano, toglieremo un leggero strato di terra dai passaggi per tracciare i camminamenti e contemporaneamente alzare le prode in modo che abbiano un’altezza finale di 15-20 cm. 
Formare delle prode con larghezza massima di 100 cm. I camminamenti così ricavati avranno la funzione di sgrondare le acque piovane in eccesso nonché di essere riservate a zone di passaggio per evitare il calpestamento delle zone coltivate. 
Si procede quindi con la sistemazione finale, con un rastrello a denti larghi si sminuzzano le zolle per creare un letto di semina “accogliente”, livellato e ben sistemato evitando possibilmente di polverizzare il terreno di superficie della proda.

A questo punto siamo pronti per le semine e i trapianti.

Riguardo l'autore

Dario Zanella

Dario Zanella

Area: Orto e giardino