Il ginkgo biloba è l’albero più antico del mondo: è infatti l’unica specie sopravvissuta di una classe di piante, le ginkgoine, diffuse sul Pianeta oltre 250 milioni di anni fa. Benché sia considerato un “fossile vivente” il ginkgo è tutt’altro che un residuo mummificato del passato. Il ginkgo può resistere a temperature inferiori ai -30°C, è immune a qualsiasi parassita ed è addirittura sopravvissuto alle radiazioni nucleari della bomba di Hiroshima. Originario della Cina, ma oggi coltivato anche in Europa e America, è una delle piante più utilizzate in fitoterapia a livello mondiale, e anche delle più studiate: i principi attivi si estraggono dalle foglie; si tratta di composti in grado di esercitare un’azione protettiva sui neuroni cerebrali. Il ginkgo ostacola il decadimento cerebrale, stimola la memoria a breve termine e la capacità di concentrazione e, addirittura, aumenta nel cervello i livelli di sostanze ad azione antidepressiva e psicostimolante.
Alessandra Cinquetti
Area: Redazione di Ratio Famiglia