Com'è noto in Italia, alcuni lavori edilizi generano detrazioni fiscali “ad hoc”, le quali hanno contribuito, nel corso degli anni, a sostenere il settore edile. Fra queste detrazioni rientrano la detrazione per recupero patrimonio edilizio, il “bonus mobili” e il “bonus facciate”. In questo approfondimento si illustreranno le caratteristiche delle 3 agevolazioni citate, tenendo conto anche delle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2021.
Detrazione recupero patrimonio edilizio
La detrazione fiscale per il recupero del patrimonio edilizio è pari al 50% dell’importo sostenuto relativo agli interventi suddetti:
- i lavori indicati alle lett. b), c) e d) dell’art. 3 del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. Nel concreto, questi lavori consistono in interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali;
- i lavori indicati alle lett. a), b), c) e d) dell’art. 3 del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. In questo caso si tratta di lavori relativi a manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali;
- gli interventi edilizi finalizzati alla ricostruzione dell’immobile danneggiato da eventi calamitosi a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
- gli interventi edili utili all’eliminazione di barriere architettoniche;
- i lavori necessari per l’adozione di misure finalizzate a prevenire il compimento di atti illeciti da parte di terzi, come ad esempio furti, rapine, aggressioni, ecc.
La legge di Bilancio 2021 ha previsto una proroga di questa detrazione, stabilendo che sono ricompresi nella stessa anche i lavori effettuati entro il 31.12.2021.
È il caso di evidenziare, comunque, che la normativa italiana fiscale, già prima della legge di Bilancio 2021, stabiliva che alcuni interventi edili finalizzati all’adozione di misure antisismiche, compresi quelli di demolizione e ricostruzione di interi edifici con riduzione del rischio sismico svolti dall’impresa che li cede entro 18 mesi dalla fine dei lavori, beneficiavano della detrazione anche relativamente ai lavori terminati entro il 31.12.2021.
La recente legge di Bilancio ha ricompreso fra le spese detraibili per recupero del patrimonio edilizio anche l’acquisto di generatori di emergenza a gas di ultima generazione, al fine di sostituire gruppi elettrogeni di emergenza esistenti. |
Cosa fare
Il contribuente deve conservare tutta la documentazione relativa ai lavori effettuati (es.: fatture, autorizzazioni amministrative, ecc.). Inoltre, deve pagare i lavori edili tramite bonifico bancario e indicare, nella causale del bonifico, il proprio codice fiscale, i riferimenti normativi della detrazione in oggetto (art. 16-bis D.P.R. 917/1986) e il codice fiscale/partita Iva dell’impresa che ha svolto i lavori.
Bonus “mobili”
Gli interventi di ristrutturazione effettuati su un immobile possono generare un’ulteriore detrazione fiscale, che va a sommarsi a quella di recupero patrimonio edilizio.
Si tratta del cosiddetto “bonus mobili”, ossia la detrazione riguardante le spese sostenute per l’acquisto di beni nuovi destinati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Tali spese possono essere sostenute anche nel 2021, a condizione che i lavori edili siano iniziati dal 1.01.2020. Per beneficiare del “bonus mobili” è necessario che i beni acquistati siano mobili vari oppure grandi elettrodomestici di classe A+ o superiore, esclusi i forni che possono essere anche di classe A. Non sono agevolabili le tende, altri complementi d’arredo, le porte e le pavimentazioni, esempio parquet. Viste anche le novità della legge di Bilancio 2021, la spesa massima detraibile è pari a € 16.000,00. L’importo del bonus mobili è il 50% del costo d’acquisto sostenuto ripartito in 10 rate annuali di pari importo, fermo restando il limite della spesa massima suddetta.
Bonus facciate
Il bonus facciate consiste in una detrazione fiscale collegata ai costi sostenuti per gli interventi edilizi su strutture opache della facciata, su balconi, fregi, ornamenti, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna di un edificio. L’intervento, per poter beneficiare della detrazione, deve essere effettuato su immobili ubicati in zona A (centri storici) o B (totalmente o parzialmente edificate) di cui al D.M. 1444/68. L’intervento deve essere effettuato entro il 31.12.2021. Il bonus facciate è pari al 90% della spesa sostenuta per gli interventi suddetti ripartito in 10 rate annuali di pari importo, senza limiti di spesa.