- Diffondere l’idea dello stretto legame tra salute ambientale e umana.
- Fare pressione politica: facciamoci sentire presso le istituzioni, come singoli o associazioni.
- Cambiare il modo di spostarsi: privilegiamo il trasporto pubblico, specie quello meno impattante (ad esempio il treno rispetto all’aereo), condividiamo l’auto, andiamo a piedi o in bicicletta.
- Ridurre l’utilizzo di energia: tagliare i consumi di gas, elettricità e acqua.
- Fare acquisti locali e sostenibili: comprare ciò che è prodotto localmente riduce l’impatto dei trasporti. Cerchiamo di assicurarci che ciò che acquistiamo sia prodotto nel rispetto dell’ambiente guardando con attenzione le certificazioni.
- Cambiare alimentazione: alcuni cibi sono più sostenibili di altri: come quelli di stagione, locali, che utilizzano poca acqua e sono poco lavorati. Tra le realtà meno sostenibili ci sono gli allevamenti intensivi: riduciamo il consumo di carne che proviene da lì.
- Non sprecare cibo.
- Vestirsi in maniera ecologica: tra le certificazioni ci sono anche quelle che riguardano la garanzia che i capi siano prodotti nel rispetto dell’ambiente.
- Piantare alberi: ricordiamoci che ogni albero “sequestra” CO2 dall’atmosfera ed emette ossigeno, oltre a contribuire a mantenere temperature più fresche al suolo.
- Fare investimenti ecologicamente responsabili: il ramo della finanza etica comprende fondi che si impegnano a non dare denaro ad attività dannose per l’ambiente. Ma ogni spesa che facciamo può essere un investimento più o meno ecologicamente responsabile, a seconda che il nostro denaro vada ad attività che agiscono o meno nel rispetto del pianeta.
Redazione Ratio Famiglia
Area: Redazione di Ratio Famiglia