Vipiteno è da sempre un'antica via di comunicazione tra l'Italia e i
paesi d'Oltralpe e la sua origine è fatta risalire al 14 a.C. in epoca
romana. La leggenda narra che un pellegrino storpio di nome Störz sia
stato il primo abitante del luogo. Ancora oggi lo stemma della città lo
raffigura con gruccia e rosario tra le mani sotto le ali dell'aquila
tirolese. Il pellegrino sullo stemma potrebbe essere, tuttavia, anche il
simbolo dei tre ospizi che possedeva Vipiteno. L'aquila tirolese è
espressione del fatto che i conti del Tirolo vedevano nella cittadina un
baluardo secolare nei confronti dell'ecclesiastica Bressanone.
Vipiteno, che è situata a pochi chilometri dal confine con l'Austria, è sempre stata un luogo di transito e centro nevralgico per il commercio. Nel suo passato ha visto il passaggio di numerosi traffici soprattutto legati alle miniere di argento delle vicine Val Ridanna e Val di Fleres.
Oggi Vipiteno è dedita al turismo, al commercio al dettaglio, all'artigianato, all'edilizia ed all'industria metallurgica. Il centro storico, ricostruito nel XV secolo a seguito di un devastante incendio e denominato Città Nuova, è un piccolo gioiello di architettura medievale. In particolare si possono notare gli spazi e le facciate colorate delle case, le abitazioni borghesi con frontoni merlati, inferriate alle finestre, archi marmorei a sesto acuto ed “erker” (o bovindi).
Vipiteno, che è situata a pochi chilometri dal confine con l'Austria, è sempre stata un luogo di transito e centro nevralgico per il commercio. Nel suo passato ha visto il passaggio di numerosi traffici soprattutto legati alle miniere di argento delle vicine Val Ridanna e Val di Fleres.
Oggi Vipiteno è dedita al turismo, al commercio al dettaglio, all'artigianato, all'edilizia ed all'industria metallurgica. Il centro storico, ricostruito nel XV secolo a seguito di un devastante incendio e denominato Città Nuova, è un piccolo gioiello di architettura medievale. In particolare si possono notare gli spazi e le facciate colorate delle case, le abitazioni borghesi con frontoni merlati, inferriate alle finestre, archi marmorei a sesto acuto ed “erker” (o bovindi).