Prati con erba alta per scelta. Dopo Bergamo e San Lazzaro di Savena, anche Milano questa primavera ha deciso di lasciar crescere l’erba e ridurre gli sfalci in 54 aree verdi (parchi, corridoi lungo strade e piazze) per una superficie complessiva di 1,3 milioni di mq. La pratica dello “sfalcio ridotto” favorisce la biodiversità, perché grazie alla presenza di diversi fiori richiama gli insetti impollinatori, protegge maggiormente il suolo, riduce i rischi di alluvione, trattenendo di più l’acqua e raffresca le temperature con il fenomeno notturno della condensazione dell’umidità atmosferica.
Nel resto del mondo, in Inghilterra e nel Nord America esiste da alcuni anni il movimento No Mow May (Niente tosaerba in maggio), che insiste sull’importanza di lasciar crescere più a lungo possibile i fiori nei prati per permettere alle api, alle farfalle e altri insetti di prosperare.