Non solo vittime, ma anche parte della soluzione. Questo il messaggio che ha animato la settimana sul clima che si è svolta in Africa, a Nairobi, all’inizio di settembre, alla presenza di capi di Stato africani e leader mondiali. L’Africa, pur avendo una bassa impronta di carbonio, è flagellata dai cambiamenti climatici; secondo i dati presentati da delegati americani, nei 20 Paesi individuati come quelli più colpiti dalla crisi climatica ci sono 17 Stati africani. Attraverso la dichiarazione di Nairobi, firmata dai leader africani, è stato chiesto di investire in un piano economico di transizione ecologica focalizzato sull’uso delle risorse rinnovabili in Africa e di ridurre le emissioni globali. È stata fatta inoltre la proposta di tassare il carbonio sia nella fase del trasporto sia nel momento delle transizioni finanziarie; questo per finanziare interventi alla lotta ai cambiamenti climatici. Più risorse economiche, attraverso anche una riduzione degli interessi sui prestiti, permetterebbero più investimenti verdi.