Gli italiani sono sempre stati affezionati ai contanti e fino a 2 anni fa eravamo tra gli ultimi in Europa per uso di pagamenti elettronici. Ma poi è arrivato il Covid-19 e qualcosa è cambiato: tra marzo e aprile le botteghe e i piccoli negozi di quartiere hanno più che triplicato i pagamenti digitali, con punte del +350%. E tra le sole farmacie le vendite di apparecchi Pos portatili sono aumentate del 300%.
I consumatori hanno capito quanto può essere pratico e “igienico” non dipendere più dai prelievi bancomat e pagare la spesa portata a domicilio dalla bottega sotto casa semplicemente con un sms.
I consumatori hanno capito quanto può essere pratico e “igienico” non dipendere più dai prelievi bancomat e pagare la spesa portata a domicilio dalla bottega sotto casa semplicemente con un sms.
Il telefono è il nuovo bancomat
Oggi ci sono decine di modi per pagare cashless (cioè senza contanti) e, soprattutto, contactless, evitando ogni contatto. E il protagonista del cambiamento è il nostro smartphone. Già nel 2019 l’Osservatorio Innovative payments del Politecnico di Milano ha registrato che i pagamenti via telefono in negozio sfioravano gli 1,83 miliardi di €.
Moltissimi di noi hanno ormai scaricato applicazioni come Google Pay, Samsung Pay o Apple Pay, che permettono letteralmente di trasferire la propria carta di credito sul cellulare o su uno smartwatch, e pagare avvicinando l’oggetto al Pos. Non serve più neanche digitare il Pin: per sbloccare il pagamento basta mettere l’impronta digitale sul proprio telefonino.
Ma la vera rivoluzione è rappresentata dalle soluzioni che bypassano i circuiti classici delle carte di credito. Applicazioni che permettono di pagare nei negozi convenzionati avvicinando il telefono al QR code personale dell’esercente, e digitando l’importo. Il denaro non “passa” per le carte di credito e per gli incassi piccoli in genere non sono previsti costi per l’esercente.
Nei primi 4 mesi del 2020 sono stati 2 milioni i cittadini che per la prima volta hanno usato il denaro elettronico per fare acquisti online |
I social
Il futuro del nostro shopping potrebbe però avere un’altra veste ancora e passare dai social network: FacebookPay funziona già negli Usa e si prepara a sbarcare nel resto del mondo, Europa compresa. L’intenzione è di permettere a miliardi di persone di pagare direttamente dai loro social. Sistemi del genere sono potenzialmente in grado di cambiare le nostre abitudini, perché in un attimo ci permetteranno di scambiarci denaro praticamente con tutti i nostri contatti e saldare un acquisto sulle pagine business dei nostri negozi. Lo faremmo con un solo tocco, e gratuitamente. Perché ai social non interessa guadagnare sulle transazioni, ma tracciare i nostri dati.
Un borsellino virtuale
Sul telefonino arrivano le app che funzionano come borsellini elettronici, piacciono soprattutto perché permettono di scambiare gratis denaro tra amici e parenti. Così, quando ci si ritrova a pagare il conto in pizzeria, alla cassa ci va uno solo e gli altri con un semplice clic spostano la loro quota sul suo conto elettronico.