La Rete Natura 2000 è una rete ecologica diffusa su tutto il territorio europeo ed è la rete di aree protette più grande al mondo; costituisce il principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità, degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali minacciate. La Rete Natura 2000 fu istituita ai sensi delle Direttive 92/43/CEE “Habitat” e 2009/147/CE “Uccelli”.
La direttiva “Habitat”
Lo scopo della Direttiva “Habitat”, direttiva 92/43/CEE, è “salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato” (art. 2). Per il raggiungimento di questo obiettivo, la Direttiva stabilisce misure volte ad assicurare il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat e delle specie di interesse comunitario elencati nei suoi allegati, individuando aree di particolare pregio ambientale suddivise in Siti di Importanza Comunitaria e Zone Speciali di Conservazione(SIC-ZSC). Il recepimento della Direttiva è avvenuto in Italia nel 1997 attraverso il Regolamento D.P.R. 8.09.1997, n. 357.
La direttiva “Uccelli”
La Direttiva 79/409/CEE “Uccelli”, successivamente 2009/147/CEE, fu la prima Direttiva comunitaria in materia di conservazione della natura, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, che rimane in vigore e si integra all’interno delle disposizioni della Direttiva Habitat. Essa sottolinea la perdita e il degrado degli habitat come i più gravi fattori di rischio per la conservazione dell’avifauna selvatica; si pone quindi l’obiettivo di proteggere gli habitat delle specie protette attraverso una rete coerente di Zone di Protezione Speciale (ZPS) che includano i territori più adatti alla sopravvivenza di queste specie. Il recepimento in Italia della Direttiva Uccelli è avvenuto attraverso la L. 11.02.1992, n. 157.
In Italia, oggi, la Rete Natura 2000 si estende su tutto il territorio e anche in aree marine prospicenti le coste:
- copre oltre il 19% del territorio italiano e quasi il 4% della superficie a mare;
- si estende in 4 regioni biogeografiche (alpina, continentale, mediterranea e marino-mediterranea);
- comprende 2.613 siti;
- protegge più di 300 specie di uccelli, 235 specie animali (tra insetti, rettili, anfibi, mammiferi, molluschi e pesci), 115 specie di piante e 132 tipi di habitat.
Rete Natura 2000 e attività antropiche
Le aree che compongono la rete Natura 2000 non sono riserve rigidamente protette dove le attività umane sono escluse: la Direttiva “Habitat” garantisce la protezione della natura tenendo anche “conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali” (art. 2). La Direttiva riconosce il valore di tutte quelle aree nelle quali la secolare presenza dell’uomo e delle sue attività tradizionali ha permesso il mantenimento di un equilibrio tra attività antropiche e natura. Alle aree agricole, per esempio, sono legate numerose specie animali e vegetali ormai rare e minacciate per la cui sopravvivenza è necessaria la prosecuzione e la valorizzazione delle attività tradizionali, come il pascolo o l’agricoltura non intensiva. Nello stesso titolo della Direttiva viene specificato l’obiettivo di conservare non solo gli habitat naturali ma anche quelli seminaturali (come le aree ad agricoltura tradizionale, i boschi utilizzati, i pascoli, ecc.).