Gli italiani sono un popolo davvero scaltro, ragion per cui, nella marea di norme che regolano il mondo della RC Auto si è resa necessaria da parte dell'IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) una disposizione relativa all'attestato di rischio: il documento che certifica la situazione assicurativa (assenza/presenza di incidenti, classe di merito maturata, ecc.) per porre un freno al fenomeno delle frodi assicurative, in particolare al trucchetto messo in atto da quegli assicurati che denunciano in ritardo il sinistro con l'obiettivo di cambiare compagnia assicurativa prima che il sinistro appaia sull'attestato; in questo modo l'attestato rimane immacolato, la classe di bonus-malus invariata e non ci sono aumenti di premio.
Finalità
L’obiettivo è quello di snellire le pratiche amministrative fra assicurati e compagnie al momento della stipula di contratti RC Auto ed evitare comportamenti elusivi e fraudolenti a beneficio degli assicurati virtuosi.
L’IVASS, dopo avere “dematerializzato” l’attestato sostituendo dal 1.07.2015 il documento cartaceo con i dati memorizzati nella Banca Dati degli attestati di rischio, ha poi deciso di ampliare la storia assicurativa (intesa come assenza/presenza di sinistri nel tempo) progressivamente da 5 a 10 anni registrata nell’attestato e di rendere più efficiente dal 1.08.2018 l’aggiornamento dei dati sulla sinistrosità grazie a modalità di gestioni informatiche più dinamiche di tale Banca Dati.
Ai fini dell’evoluzione delle classi di merito indicate nell’attestato verranno presi in considerazione comunque soltanto gli ultimi 5 anni completi della tabella di sinistrosità pregressa. |
Sinistro tardivo
Ciò vuol dire che, da tale data, un sinistro cosiddetto “tardivo” non presente nell’attestato di rischio precedente perché pagato da una compagnia di assicurazione negli ultimi 60 giorni di un contratto RC Auto o dopo la sua scadenza, viene recuperato negli attestati di rischio successivi, con eventuale applicazione del “malus”, anche se l’assicurato ha cambiato compagnia.
La richiesta di informazioni sul sinistro “tardivo” recuperato va indirizzata alla compagnia che lo ha pagato.
Tale recupero è reso possibile grazie ad uno scambio più veloce dei dati sugli attestati di rischio memorizzati nella Banca Dati.
Lo IUR
Nel nuovo attestato di rischio è quindi inserito un nuovo dato detto Identificativo Univoco di Rischio, IUR, che contrassegna il rischio relativo al proprietario (o, se diverso, all’avente diritto) del veicolo assicurato indicato nell’attestato. Tale codice IUR consente di aggiornare nella Banca Dati la “tabella della sinistrosità pregressa” del rischio identificato, anche in caso di cambiamenti di veicolo o di compagnia assicurativa.
Ne deriva che cambiare compagnia per non avere aumenti né di classi di merito né di premio, non si potrà più, giustamente, fare.