La perdita di attrattività degli investimenti immobiliari, caratterizzati ormai da diversi anni da significative flessioni dei prezzi, e il regime fiscale di vantaggio riservato ai proventi generati dai titoli di Stato rispetto ai prestiti obbligazionari di emittenti bancari o corporate (aliquota del 12,50% contro quella del 26%), contribuiscono a mantenere alto nelle abitudini delle famiglie italiane l'interesse verso l'investimento in titoli pubblici, che continuano a registrare un tasso di sottoscrizione tra i più elevati.
Come preannunciato nel precedente numero di questa rubrica, si esamineranno ora le principali tipologie dei titoli emessi dal nostro Stato.
Altro elemento che contribuisce all'attrattività di questi investimenti è certamente offerto dagli ammontari elevati delle singole emissioni, che garantendo liquidità, spessore di mercato e un elevato volume di scambi, offre all'investitore la certezza di poter disinvestire in tempi rapidi e rientrare così in possesso del suo capitale.
Principali tipologie Lo Stato Italiano, attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) emette regolarmente sul mercato cinque categorie di titoli, che possono essere acquistati,...