In ben 58 città italiane nei primi 6 mesi del 2023 si sono superati i limiti stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per la concentrazione nell’aria di polveri sottili con gravi effetti sulla salute dei cittadini. Il report “Persone città e natura: rinnovare l’ambiente urbano e migliorare la nostra salute” del WWF pubblicato a settembre 2023 rileva questo problema e trova nella natura urbana una soluzione. La foresta urbana è in grado di ripulire l’aria dall’inquinamento fino al 20%, grazie alla capacità delle foglie di assorbire il particolato inquinante del traffico e delle industrie. Altri importanti vantaggi della presenza di aree verdi nelle città sono far abbassare la temperatura e mitigare il clima (con una copertura arborea strategica e importante si potrebbero avere anche 8 gradi centigradi in meno) e ridurre il deflusso dell’acqua sul cemento, prevenendo così i danni da inondazioni e allagamenti. Il report sottolinea come ad oggi ci sono forti diseguaglianze nell’accesso alle aree verdi in città, che sono meno disponibili nei quartieri più “poveri”, mentre l’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda che dovrebbe esserci uno spazio verde a non più di 300 metri in linea d’aria da ogni abitazione.