In prossimità della consegna delle Certificazioni Uniche per l'anno 2016 (ex CUD) da parte dei datori di lavoro e degli enti previdenziali, i lavoratori dipendenti e i pensionati si troveranno presto alle prese con la raccolta dei documenti necessari alla compilazione del Modello 730 e utili all'ottenimento dei benefici fiscali garantiti dal legislatore.
Con il termine del periodo d’imposta 2016 anche la cosiddetta dichiarazione precompilata esce dalla fase di sperimentazione del 2015, arricchendosi di nuovi dati ed elementi di natura contabile e fiscale. è bene infatti ricordare che gran parte dei dati relativi al contribuente entrano nella disponibilità del Fisco, a fronte di una serie di dichiarazioni telematiche che determinati soggetti trasmettono all’Amministrazione Finanziaria nel periodo subito successivo alla chiusura dell’anno.
Questo meccanismo permette così la creazione di una dichiarazione plasmata e definita sulla scorta di informazioni trasmesse da soggetti quali aziende, banche, assicurazioni, condomini e personale sanitario. In questo modo si ritiene che vengano limitati gli errori e talvolta l’infedeltà del contribuente in fase dichiarativa.
I dati del contribuente
Il sistema fiscale si trova pertanto in possesso di tutta una serie di dati per i quali il contribuente non dovrebbe potenzialmente preoccuparsi di trasmettere la documentazione.
Eccoli di seguito riepilogati:
- dati contenuti nella Certificazione Unica, che viene inviata all’Agenzia delle Entrate dai sostituti d’imposta, come ad esempio i dati dei familiari a carico, i redditi di lavoro dipendente o di pensione, le ritenute Irpef, le trattenute di addizionale regionale e comunale, i compensi di lavoro autonomo occasionale;
- gli oneri deducibili o detraibili che vengono comunicati all’Agenzia delle Entrate, quali spese sanitarie e relativi rimborsi, interessi passivi sui mutui, premi assicurativi, contributi previdenziali, contributi versati alle forme di previdenza complementare, contributi versati per i lavoratori domestici, spese universitarie e relativi rimborsi, spese funebri, spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per l’arredo degli immobili ristrutturati e per interventi finalizzati al risparmio energetico (bonifici per interventi su singole unità abitative e spese per interventi su parti comuni condominiali);
- alcune informazioni contenute nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente: ad esempio, i dati dei terreni e dei fabbricati, gli oneri che danno diritto a una detrazione da ripartire in più rate annuali (come le spese sostenute negli anni precedenti per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per l’arredo degli immobili ristrutturati e per interventi finalizzati al risparmio energetico), i crediti d’imposta e le eccedenze riportabili;
- altri dati presenti nell’Anagrafe tributaria: ad esempio, le informazioni contenute nelle banche dati immobiliari (catasto e atti del registro), i pagamenti e le compensazioni effettuati con il modello F24.
Sebbene siano poche ormai le posizioni del contribuente che il Fisco non conosce e sulle quali quest’ultimo abbia libertà di movimento è comunque bene conservare sempre la documentazione originale per 5 anni dalla data della presentazione ed accertarsi dell’effettivo corretto recepimento delle informazioni da parte dei sistemi informatizzati dell’Agenzia delle Entrate.
Per questo viene messo a disposizione di ogni soggetto un canale telematico dedicato denominato “Fisconline”, le cui credenziali di accesso possono essere chieste a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate e attraverso il quale è possibile verificare, integrare e modificare la propria dichiarazione precompilata.
Quest’ultima verrà messa a disposizione a partire dal 15.04.2017 e da tale data sarà possibile intervenire in prima persona o per il tramite di Centri di assistenza fiscale (Caf) o professionisti abilitati.
A questo punto il 730 precompilato dovrà essere presentato nel termine del 24.07.2017 (lunedì) in caso di presentazione diretta o nel termine del 7.07.2017 (venerdì) in caso di presentazione mediante Caf o professionista.
Se da un lato è vero che nel caso in cui il Modello 730 precompilato venga inviato senza effettuare alcuna modifica non verrà messa in atto alcun tipo di rettifica da parte del Fisco, dall’altro non è comunque escluso che molti dei dati di spesa deducibile o detraibile non vengano correttamente imputati o addirittura non vengano recepiti.
La documentazione
Il consiglio è di farsi assistere da soggetti qualificati ed è utile esibire i seguenti documenti:
- la Certificazione Unica e le altre certificazioni che documentano le ritenute;
- gli scontrini, le ricevute, le fatture e le quietanze che provano le spese sostenute;
- gli attestati di versamento d’imposta eseguiti con il modello F24;
- i dati dei terreni e dei fabbricati posseduti, a disposizione o in affitto, anche se si tratta di abitazione principale;
- la dichiarazione modello Unico in caso di crediti per cui il contribuente ha richiesto il riporto nella successiva dichiarazione dei redditi.
Più in generale il contribuente deve esibire tutti i documenti che dimostrano il diritto alle deduzioni e detrazioni richieste in dichiarazione qui di seguito elencate.
In tal senso è utile ricordare che le deduzioni sono spese che riducono la base imponibile sulla quale si applica l’imposta, mentre le detrazioni sono costi che riducono direttamente l’imposta. |
Per quanto riguarda le detrazioni:
- spese sanitarie;
- interessi per mutui ipotecari per acquisto dell’abitazione principale;
- spese per istruzione;
- spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede;
- spese funebri;
- spese per attività sportive per ragazzi;
- spese per intermediazione immobiliare;
- spese veterinarie;
- premi per assicurazioni vita e infortuni;
- erogazioni liberali ad associazioni senza scopo di lucro;
- spese per asili nido.
- contributi previdenziali e assistenziali obbligatori verso l’ente pensionistico di appartenenza e volontari a forme pensionistiche complementari nel limite;
- assegni periodici corrisposti al coniuge;
- contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari;
- spese per l’acquisto o la costruzioni di abitazioni date in locazione.
Sempre in relazione all’edilizia, si ricorda che per il 2017, così come per il 2016, primo anno di applicazione, risulta detraibile dal reddito il 50% dell’Iva pagata per l’acquisto di abitazioni residenziali di classe energetica A e B cedute da imprese.
Andranno infine consegnate tutte le pezze giustificative attestanti gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di risparmio energetico e di acquisto mobili dei quali si è già ampiamente trattato (Ratio Famiglia 1/2017 e 2/2017).
In ultima analisi va sottolineato che dal 2015 è possibile presentare il Modello 730 anche in assenza di sostituto d’imposta. In questo caso, l’eventuale rimborso di crediti d’imposta sarà erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
In linea generale sono invece esonerati dalla presentazione della dichiarazione tutti coloro che sono in possesso del solo reddito di lavoro dipendente o pensione e dell’abitazione principale e che in ogni caso i soggetti che non superano € 8.000,00 di reddito di lavoro dipendente o € 7.750,00 di pensione.
Infine è sempre bene ponderare attentamente la propria scelta in merito all’eventuale destinazione del proprio 8 e 5 per mille. |
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