Segnali di ripresa per la Grande Barriera Corallina australiana. Dopo che negli scorsi anni l’aumento delle temperature marine, l’inquinamento e i cicloni avevano portato a un fenomeno noto come lo sbiancamento dei coralli e alla morte di molti di questi, ora i dati forniti dall’AIMS, l’Istituto australiano di scienze marine, mostrano una controtendenza. I coralli, infatti, hanno ripreso a occupare terreno e anche la copertura dura si sta rafforzando. Questi fatti hanno portato l’Unesco a non inserire la Grande Barriera Corallina australiana nella lista dei siti in pericolo, riconoscendo gli sforzi del governo australiano in tema ambientale, che si è posto l’obiettivo di ridurre del 43% le emissioni di gas serra entro il 2030. Gli scienziati segnalano però che il maggior rischio per la salute della Grande Barriera Corallina rimane il caldo, con il possibile ritorno di alte temperature marine a lungo termine.