Con l'avvicinarsi delle festività, aumenta proporzionalmente la voglia di vedere la propria casa addobbata con luci, festoni, albero di Natale e decorazioni varie. Attenzione però a scegliere il tutto con cura per evitare rischi di incendio e incidenti che potrebbero rovinare le festività. Come risparmiare, dunque, e contemporaneamente rispettare le norme di sicurezza?
Scelta delle luminarie
Dato che le luci natalizie, seppure colorate e divertenti, sono sempre dei materiali elettrici, è necessario che siano scelte e maneggiate con cura.
Innanzitutto, esse devono attenersi ai requisiti di sicurezza stabiliti dalle leggi europee e nazionali; è necessario, dunque, verificare che sia presente la marcatura CE (e non China Export, come descritto in Ratio Famiglia n. 12/2017), magari insieme al marchio IMQ, che garantisce che i prodotti sono stati sottoposti a opportuni test di sicurezza.
Il prodotto deve, inoltre, riportare sulla confezione:
- il Paese di produzione;
- il marchio di fabbrica;
- il nome dell’azienda produttrice o dell’importatore responsabile dell’immissione sul mercato;
- le istruzioni di utilizzo in lingua italiana;
- l’indicazione se si tratta di prodotti per uso interno e/o esterno.
Se la catena luminosa è da esterno, sulla confezione o sul foglio delle istruzioni deve essere riportato il grado di protezione dall’umidità, identificato dalla sigla IPXX. |
Per quanto riguarda l’acquisto meglio rivolgersi a negozi di fiducia e rivenditori qualificati, così da avere un punto di riferimento nel caso in cui si debba sostituire l’eventuale merce difettosa.
Attenzione alle vendite on line e anche ai prezzi troppo bassi: questi ultimi possono indicare merce di scarsa qualità e possibilità di incorrere in pericoli.
Per fissare le luci evitare di usare ganci metallici: in presenza di dispersione di corrente potrebbero fare da conduttori. Per lo stesso motivo, è consigliabile non applicare la catena luminosa a decorazioni di metallo.
Nonostante l’effetto magico delle luci si apprezzi soprattutto di sera, prima di allontanarsi dalla propria abitazione o prima di coricarsi è bene spegnere tutto e staccare la spina dalla presa e non lasciare le luminarie accese incustodite.
Se si riutilizzano le luci dell’anno precedente verificare lo stato di spina, fili e lampadine. In presenza di lampadine bruciate si può procedere alla sostituzione, nei modelli in cui ciò è previsto, con lampadine idonee (dello stesso tipo e tensione); in caso, invece, la sostituzione non possa avvenire, eliminare la catena luminosa e smaltirla presso gli appositi centri di raccolta, poiché considerata come rifiuto RAEE. |
Quali luci scegliere?
Sicuramente le luci più consigliate sono quelle a led: hanno il vantaggio, infatti, di durare più a lungo e consumare meno.
Sono molto resistenti a basse temperature, umidità e vibrazioni, ma la loro luce non sempre è calda come quella emessa dalle fonti tradizionali.
Non si surriscaldano e sono perfette nel caso in cui vengano utilizzate a contatto con materiale infiammabile (carta, muschio, tende, divani, ecc.).
Non contengono, inoltre, sostanze dannose per l’ambiente come il piombo, l’azoto o il mercurio o altri gas nocivi per la salute.
Albero di Natale: vero o finto?
A primo impatto si potrebbe dire “albero in plastica”, che può essere riutilizzato più volte ed evita il taglio di nuovi alberi. Tuttavia, bisogna tenere conto del fatto che la produzione implica l’emissione di gas nocivi per l’ambiente e l’utilizzo di derivati del petrolio; inoltre, i materiali plastici e le leghe metalliche di cui sono costituiti potrebbero risultare difficili da smaltire una volta dismessi.
Un albero “vero”, invece, offre diversi vantaggi.
Innanzitutto, per la salute: l’abete assorbe anidride carbonica e rilascia ossigeno e oli essenziali che purificano la stanza.
In secondo luogo per l’economia: dato che questi alberi arrivano per il 90% da piantagioni specializzate di cui si occupano un migliaio di aziende agricole italiane nelle Alpi e negli Appennini, acquistarli significa sostenere anche l’economia del “Made in Italy”.
In terzo luogo, per l’ambiente: dato che il restante 10% arriva da operazioni di manutenzione di foreste e colline, ciò consente lo sviluppo di foreste più pulite e il miglioramento dell’assetto idrogeologico delle colline.
Quindi, se l’abete “vero” risulta essere la scelta migliore da fare, bisogna comunque avere degli accorgimenti durante l’acquisto:
- verificare che nel tagliando presente sull’albero sia specificata la provenienza da coltivazioni specializzate;
- scegliere prima dell’acquisto il luogo in cui posizionarlo e acquistare un albero delle dimensioni adatte;
- evitare di appesantire l’albero con troppe decorazioni e non usare la neve spray che gli impedisce di respirare;
- mantenere la terra umida nebulizzando periodicamente dell’acqua (se non abbiamo messo però delle luci natalizie);
- una volta finite le festività piantarlo in giardino o spostarlo sul balcone oppure donarlo ai centri di raccolta specializzati.
E per le decorazioni?
Se ci sono bambini piccoli in casa o animali domestici, meglio puntare su addobbi di plastica e infrangibili; tuttavia, se non si può rinunciare al fascino degli addobbi in vetro meglio posizionarli nella parte alta dell’abete.
Se si è davvero creativi, però, si potrebbero utilizzare ghirlande, nastrini e frutta (mandarini, limoni, arance, mele), dolci e tutto quanto possa essere realizzato in casa.