La legge di Bilancio 2023 è stata approvata il 29.12.2022 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo stesso giorno come L. 197/2022. Vediamo qui di seguito le principali misure che interessano famiglie, pensioni e misure per il lavoro dipendente. Nei prossimi numeri di Ratio Famiglia approfondiremo nel dettaglio le misure più interessanti.
Pensioni
Quota 103Confermato: 62 anni di età e 41 di contributi, rinominata “pensione anticipata flessibile”.
Il valore della pensione così ottenuta non potrà superare 5 volte il valore delle pensioni minime, fino al raggiungimento dell’età pensionabile (circa € 2.800,00).
Si confermano gli incentivi per chi decide di continuare a lavorare pur avendo maturato i requisiti per l’anticipo.
Pensione minima
Innalzamento delle pensioni minime, esclusivamente per il 2023, a € 600,00 mensili solo per gli over 75.
Le minime per gli under 75 si fermano a circa € 570,00.
Adeguate al 100% dell’inflazione le pensioni fino a 4 volte il minimo, dell’85% le pensioni fino a 5 volte il minimo.
Gli assegni più consistenti, oltre 5 volte la pensione minima, verranno adeguati del 53% fino a 6 volte, oltre 6 fino a 8 del 47%, oltre 8 fino a 10 del 37%, oltre 10 del 32%.
Opzione donna
Si prevede per il 2023 la possibilità dell’anticipo pensionistico con un’età di 60 anni e almeno 35 anni di contributi. L’età anagrafica potrà essere ridotta di 1 anno per ogni figlio ma nel limite di 2 anni.
La possibile riduzione riguarda però solo 3 categorie di lavoratrici: caregiver, invalide almeno al 74% licenziate o dipendenti di aziende con tavolo di crisi.
Lavoro
Taglio contributi Inps in busta pagaEsonero di parte della quota dei contributi dovuti dai lavoratori dipendenti, esclusi i lavoratori domestici, pari al 2% se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di € 2.692,00 (€ 35.000,00 annui) e al 3% se non eccede l’importo mensile di € 1.923,00 (€ 25.000,00 annui).
Agevolazioni assunzioni
Esonero contributivo del 100% per i datori di lavoro che assumono:
- percettori del reddito di cittadinanza;
- giovani al di sotto di 36 anni;
- donne di almeno 50 anni di età disoccupate da 12 mesi, oppure di qualunque età ma residenti in regioni del Sud disoccupate da almeno 6 mesi; oppure donne di qualsiasi età disoccupate da almeno 24 mesi.
Contratto prestazioni occasionali
Ampliata la possibilità di ricorrere alle prestazioni di lavoro occasionale: aumento da € 5.000,00 a € 10.000,00 l’anno del limite massimo dei compensi che possono essere corrisposti da ciascun utilizzatore per imprese fino a 10 dipendenti. Ammessi anche discoteche, sale da ballo, night-club. Utilizzabili anche in agricoltura per durata non superiore a 45 giornate annue rese da:
- disoccupati e percettori di NASpI, DIS-COLL, reddito di cittadinanza o ammortizzatori sociali;
- pensionati;
- studenti con meno di 25 anni di età,
- detenuti o internati, ammessi al lavoro all’esterno.