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Il frutteto ornamentale

Recupero delle varietà antiche e nuove tecniche di coltivazione

Il frutteto ornamentale costituisce una combinazione affascinante tra estetica e produzione agricola diventando una forma d'arte che unisce alla coltivazione di alberi da frutto la ricerca del piacere visivo.


La cura di un frutteto ornamentale è una pratica che affonda le sue radici nel passato ed è stata riscoperta negli ultimi anni grazie ad un crescente interesse per la biodiversità, la sostenibilità e il recupero delle antiche varietà.
Nei secoli passati, infatti, i frutteti non erano solo luoghi di produzione agricola ma anche spazi di piacere e contemplazione: nei giardini rinascimentali e nelle tenute aristocratiche gli alberi da frutto erano disposti in modo ordinato e curato, spesso accompagnati da siepi, fontane e altre piante ornamentali al fine di creare veri e propri “giardini del gusto”. Le piante, quindi, erano considerate fonte di cibo per il sostentamento delle popolazioni ed elementi di bellezza e decorazione.
Questa antica tradizione è alla base del concetto moderno di frutteto ornamentale che introduce ulteriori nuovi valori legati all’ecologia e alla salvaguardia del territorio. Non si tratta, infatti, solo di piantare alberi da frutto per il loro valore produttivo, ma di creare spazi in grado di conferire un valore aggiunto al paesaggio, offrire un rifugio per la fauna selvatica e promuovere la biodiversità.
Il frutteto ornamentale, inoltre, offre una risposta a una delle sfide più urgenti dell’odierna agricoltura: la perdita di biodiversità. La diffusione di colture industriali e di varietà standardizzate ha portato ad una progressiva scomparsa di molte varietà locali di frutta. Le esigenze di mercato, infatti, richiedono varietà caratterizzate da una maggiore resa, una migliore resistenza ai trasporti e una più lunga conservabilità a discapito della qualità del gusto, del valore nutrizionale e, soprattutto, della diversità genetica.
Il recupero delle varietà antiche, quindi, è una pratica fondamentale al fine di preservare la ricchezza del nostro patrimonio agricolo.
 
Queste varietà, spesso dimenticate, non rappresentano solo una memoria storica, ma sono anche risorse preziose per il futuro. Molte di esse sono, infatti, resistenti alle malattie e meglio adattate alle condizioni climatiche locali rispetto alle nuove varietà in commercio.

In Italia, ad esempio, si possono trovare numerose varietà antiche di meli, peri e ciliegi che rischiano di essere dimenticati per sempre. Il melo “Limoncella” dell’Appennino, il pero “Martin Sec” tipico della Valle d’Aosta o la ciliegia “Bella di Pistoia” sono solo alcune delle varietà che, se non recuperate, potrebbero scomparire per sempre.

Un equilibrio perfetto
Il frutteto ornamentale costituisce un perfetto connubio tra valori ecologici, estetici ed educativi.
Gli alberi da frutto, come tutte le piante, offrono molti vantaggi ambientali tra cui la riduzione dell’erosione del suolo, l’assorbimento di anidride carbonica e il miglioramento della qualità dell’aria. I frutteti, inoltre, forniscono cibo e habitat per insetti, uccelli e altri animali selvatici, contribuendo a creare un ecosistema equilibrato e ricco di biodiversità. Utilizzare varietà antiche, d’altra parte, significa preservare un’ampia diversità genetica, fondamentale per affrontare i cambiamenti climatici. Le varietà locali, infatti, sono spesso più resistenti alle condizioni ambientali estreme - come siccità e gelate - rispetto alle varietà moderne. Ciò permette, quindi, di avere coltivazioni più resistenti e meno dipendenti da interventi con prodotti di sintesi o da irrigazione intensiva.
I frutteti ornamentali rappresentano in sé stessi un importante valore estetico. Gli alberi da frutto, con i loro fiori primaverili e i loro frutti colorati in estate e in autunno, sono vere e proprie opere d’arte viventi. La disposizione degli alberi, l’alternanza delle varietà e la scelta delle piante complementari possono creare composizioni di grande bellezza, trasformando il giardino in un luogo di armonia e serenità. Sia che si opti per una disposizione formale delle piante con alberi disposti in file ordinate o in spalliere, sia che si desideri una soluzione più naturale e spontanea ove le piante crescano liberamente tra fiori selvatici ed erbe aromatiche, il principio fondamentale che soggiace alla progettazione del frutteto ornamentale è la scelta delle specie e delle varietà di interesse. Le piante selezionate devono essere adatte al clima e al suolo della zona ove sono messe a dimora garantendo una buona crescita e, quindi, una produzione abbondante di frutti.
I frutteti ornamentali, inoltre, sono caratterizzati da un elevato valore educativo. Creare uno spazio all’interno del quale è raccolta tutta la tradizione agricola del passato significa, infatti, trasmettere conoscenza e tradizioni alle nuove generazioni e a quelle future lasciando un segno indelebile nel paesaggio. Un frutteto ornamentale non è, quindi, solo un luogo dove raccogliere frutta, ma soprattutto un laboratorio vivente in cui osservare il ciclo delle stagioni, imparare a conoscere le diverse specie e varietà, capire l’importanza della biodiversità e sviluppare un rapporto più consapevole con la natura promovendo la conoscenza del patrimonio agricolo locale e delle tecniche di coltivazione tradizionali.

Nuove tecniche di coltivazione
In un frutteto ornamentale ben disegnato è facile osservare confini definiti da piante a spalliera e viali caratterizzati da filari di alberi con portamento fastigiato.
Le piante a spalliera permettono di creare strutture ordinate e geometriche trasformando gli alberi da frutto in veri e propri elementi architettonici. Meli, peri, peschi e ciliegi crescono appiattiti contro una struttura - come un muro, una recinzione o un supporto - creando una forma bidimensionale. Le linee orizzontali o oblique create dai rami costituiscono una cornice naturale che può essere sfruttata per definire percorsi, delimitare spazi o adornare muri, rendendo il giardino più elegante e raffinato. In primavera, quando compaiono i primi fiori, e in estate, quando i frutti maturano, la forma ordinata delle piante crea affascinanti contrasti con le varietà dei colori della vegetazione. Oltre all’aspetto estetico-ornamentale, le piante a spalliera permettono di massimizzare lo spazio a disposizione grazie alla loro crescita in verticale che le rende idonee in giardini o frutteti di piccole dimensioni, permettono una potatura più agevole e una maggiore esposizione alla luce solare, garantendo una migliore maturazione dei frutti. La presenza di muri di sostegno, inoltre, protegge le piante nelle loro fasi di sviluppo rendendo possibile la coltivazione di varietà più delicate anche in climi meno favorevoli.
Le piante fastigiate, invece, sono alberi o arbusti con una crescita verticale e compatta a formare una struttura con portamento colonnare, con rami aderenti al tronco centrale e una silhouette slanciata in grado di mantenere una larghezza ridotta. Sono ideali per spazi stretti e per creare un elemento di eleganza verticale all’interno del progetto o punti focali visivi all’interno del paesaggio. Le piante fastigiate vengono generalmente scelte per definire viali o filari che incorniciano l’ingresso conferendo un aspetto ordinato e simmetrico al disegno del verde.
 
Oltre all’impatto visivo, la coltivazione di varietà antiche di frutta promuove la riscoperta di un patrimonio agricolo quasi dimenticato, in grado di offrire sapori autentici e una maggiore resilienza agli stress climatici.

Questi giardini, quindi, sono il risultato di una visione integrata del verde, dove tradizione e innovazione convivono armoniosamente. Il frutteto ornamentale non è quindi solo un luogo per produrre cibo o godere di fiori e frutti ma è anche e soprattutto uno spazio dell’anima che invita alla riflessione, al benessere e al rispetto per la natura. Un’opportunità per riscoprire il valore della terra e per coltivare non solo alberi, ma anche un rapporto più profondo e sostenibile con l’ambiente che ci circonda.

Riguardo l'autore

Chiara Gregori

Chiara Gregori