Anche l’ambiente è una vittima della guerra in Ucraina. Le azioni militari che da più di un anno martoriano il territorio ucraino stanno lasciando profondi segni in termini di inquinamento del suolo, del mare, dei corsi d’acqua e dell’aria. Dall’inizio del conflitto a luglio 2023 ci sono state quasi 2500 denunce di azioni militari con effetti ambientali diretti con un danno stimato di circa 52,4 miliardi di euro, secondo i dati forniti dalle autorità di Kiev. I bombardamenti, infatti, hanno contaminato con frammenti le superfici terrene, inquinato l’acqua con fuoriuscita di petrolio dalle piattaforme o dai veicoli colpiti e provocato danni chimici e radioattivi con le esplosioni vicino alle centrali. A rischio l’agricoltura e la presenza degli animali per via degli elementi tossici assorbiti dal terreno e di quelli presenti nell’acqua; anche la distruzione di dighe con le conseguenti inondazioni ha facilitato l’aumento di inquinamento e diffusione di malattie. Greenpeace e l’Ong ucraina Ecoaction hanno creato una mappa interattiva con alcuni dei danni ambientali provocati dalla guerra nel corso del 2022 (https://maps.greenpeace.org/maps/gpcee/ukraine_damage_2022/).