Lo stage o tirocinio formativo di orientamento è uno strumento formativo
introdotto in Italia solo da pochi anni ma sperimentato ampiamente
nell'ambito della Comunità Europea dove da tempo è considerato parte
integrante dei Curricula di studio e fondamentale nella costruzione
individuale delle competenze scolastiche e professionali.
Lo stage è la parte pratica del percorso formativo, un periodo all'interno di un'azienda che permette allo studente di acquisire esperienza sul campo e integrare le nozioni apprese nell'iter scolastico, universitario e formativo, definendo così una specifica professionalità. I principali destinatari sono gli studenti che frequentano la scuola secondaria, corsi di formazione per il conseguimento di una qualifica, corsi di specializzazione e Master.
Lo stage è la parte pratica del percorso formativo, un periodo all'interno di un'azienda che permette allo studente di acquisire esperienza sul campo e integrare le nozioni apprese nell'iter scolastico, universitario e formativo, definendo così una specifica professionalità. I principali destinatari sono gli studenti che frequentano la scuola secondaria, corsi di formazione per il conseguimento di una qualifica, corsi di specializzazione e Master.
Normativa
Gli stage in Italia sono disciplinati dal D.M. 25.03.1998, n. 142 che chiarisce gli ambiti e le modalità applicative della Legge n. 196/1997.
La normativa, oltre a definire in modo puntuale tutti gli aspetti connessi all’attivazione di uno stage, chiarisce che la finalità è quella di “realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito dei processi formativi e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro”.
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Chi può svolgere un periodo di stage?
Lo stage è rivolto a diverse categorie: i principali destinatari sono gli studenti che frequentano la scuola secondaria, l’Università o corsi di qualifica e specializzazione, nonché i neodiplomati e i neolaureati. Nello specifico la legge definisce i soggetti beneficiari come segue:
- studenti delle scuole secondarie;
- studenti che frequentano attività formative e scuole di specializzazione post diploma o post laurea;
- allievi degli istituti professionali dello Stato;
- studenti universitari e laureati da non più di 18 mesi;
- studenti che frequentano dottorati di ricerca;
- lavoratori inoccupati o disoccupati iscritti nelle liste di mobilità;
- persone svantaggiate;
- persone diversamente abili.
Anche le persone disoccupate hanno la possibilità di compiere questo tipo di esperienza professionale, utile anche a chi intende cambiare ambito lavorativo. |
Come attivare uno stage
Per attivare uno stage, occorre l’incontro di 3 soggetti:
- lo stagista;
- l’azienda;
- l’Ente promotore.
Quanto dura lo stage?
La durata dello stage è differente a seconda della categoria di cui fa parte il soggetto ospitato.
I limiti di durata sono così determinati:
- 6 mesi: studenti universitari e laureati/diplomati da non più di 12 mesi, studenti che frequentano dottorati di ricerca, persone svantaggiate, studenti che frequentano scuole di specializzazione;
- 12 mesi: lavoratori inoccupati o disoccupati iscritti alle liste di mobilità;
- 24 mesi: soggetti portatori di handicap.
Se la durata dello stage nel progetto iniziale è inferiore al limite massimo previsto per legge, è possibile chiedere una proroga all’Ente promotore fino al raggiungimento di tale limite. |
Limite numerico di stagisti
- Fino a 5 dipendenti: massimo 1 tirocinante o stagista.
- Da 6 a 20 dipendenti: massimo 2 tirocinanti o stagisti.
- Oltre i 20 addetti: massimo pari al 10% dei lavoratori assunti a tempo indeterminato.
La legge Fornero ha imposto una retribuzione minima.
Secondo le “Linee guida” del gennaio 2013, le imprese e gli Enti che attivano gli stage non possono scendere al di sotto di € 300,00 al mese (il compenso massimo riconoscibile comunque non dovrebbe superare il limite entro il quale non si deve presentare la dichiarazione dei redditi).
La legge comunque lascia a discrezione dell’impresa la possibilità di riconoscere al tirocinante un “premio stage”, oltre alle eventuali agevolazioni quali ticket restaurant o rimborsi spese (la presenza di queste agevolazioni dovrebbe essere indicata nel progetto formativo).
A livello nazionale, la retribuzione minima vale solo per i tirocini definiti “extracurriculari”, ovvero quelli fatti al di fuori dei percorsi formativi. |
Restano esclusi gli stage svolti durante gli studi, quelli per l’accesso alle professioni ordinistiche e quelli fatti all’estero attraverso programmi comunitari di formazione.
Tirocinio attivato in una regione diversa rispetto alla sede legale dell’azienda
In caso di soggetto ospitante multi localizzato o di Pubblica Amministrazione con più sedi territoriali, il tirocinio è regolato dalla normativa della Regione o della Provincia autonoma nel cui territorio il tirocinio è realizzato.
Le garanzie assicurative
Gli Enti promotori, eccetto le strutture pubbliche di collocamento per le quali sarà il datore di lavoro che dovrà farsi carico degli oneri assicurativi, sono tenuti a dare specifiche garanzie assicurative a tutela dell’incolumità dello stagista e per salvaguardare terzi da eventuali danni.
Sarà quindi aperta una copertura assicurativa contro gli infortuni presso l’Inail e una copertura per la responsabilità civile verso terzi presso un’idonea compagnia assicuratrice.
Divieti
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