Ratio Famiglia buoni consigli per l’economia quotidiana.


LEGGI

Cosa sono i G.A.S.?

Una declinazione della parola solidale che può aiutarci ad affrontare la crisi nel quotidiano

I Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.) sono dei gruppi di persone che decidono di unirsi per effettuare acquisti di prodotti alimentari o beni di uso comune all'ingrosso.


La storia dei G.A.S. in Italia
In Italia verso la fine del 1993 si diffonde l’operazione “Bilanci di giustizia” che chiede alle famiglie di verificare che le loro abitudini di acquisto seguano criteri di giustizia, eticità e di rispetto per l’ambiente. Sono quindi le famiglie stesse che iniziano a riunirsi per confrontarsi sulle abitudini di consumo e per praticare acquisti collettivi che seguano questi principi di equità. 
Inizia a prendere piede una corrente di pensiero che accusa e discrimina il nuovo sistema economico basato sullo sfruttamento delle risorse da parte di pochi al solo scopo di arricchirsi. 

Nel 1996 viene pubblicata dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo (http://www.cnms.it) la “Guida al Consumo Critico”, con particolare attenzione alle imprese con l’intento di modificare i loro comportamenti sui temi di squilibrio Nord-Sud, diritti dei lavoratori, corsa agli armamenti. 

Nel 2009 questo documento è stato aggiornato e sono state inserite tematiche come la crisi delle risorse, l’eccesso dei rifiuti, ecc. con l’intento di “passare dal consumo critico al consumo responsabile dove la sobrietà fa da sfondo ad ogni scelta”.
Nel 1994 nasce in Italia il primo gruppo d’acquisto solidale a Fidenza poi seguito da Reggio Emilia e altre località.

Perché solidale?
Il G.A.S. si definisce solidale per 2 motivi:
1. per la definizione stessa di solidarietà: “rapporto di comunanza tra i membri di una collettività pronti a collaborare tra loro e ad assistersi a vicenda”;
2. perché le scelte di acquisto seguono le linee guida di:
- rispetto del lavoratore 
I prodotti che vengono acquistati non devono provenire da ingiustizie e sfruttamento del mercato del lavoro, devono quindi  essere pagati al giusto prezzo, remunerando equamente il produttore;
- rispetto dell’ambiente
Sono prodotti benefici per la salute, con utilizzo di pesticidi naturali e in linea con i ritmi di produzione naturale (prodotti stagionali);
- consumo locale, per ridurre l’inquinamento e il dispendio energetico del trasporto devono essere prodotti il più possibile locali in modo da mantenerne anche la freschezza. Inoltre l’acquisto locale rende possibile la conoscenza diretta del produttore e lo sviluppo della cultura delle tradizioni. 
Scegliere produttori locali vuole anche dire favorire delle piccole attività che rischiano altrimenti di essere subissate dalla larga produzione o dalla multinazionali.

Sì, ma dove sta il risparmio?
Il risparmio è insito della logica di acquisto all’ingrosso: più grande è il gruppo e maggiore sarà l’ordinativo di materiale effettuato e di conseguenza maggiore lo sconto applicato dai produttori.

Come creare un G.A.S.?
Il primo passo per costituire un G.A.S. è, dopo aver trovato un buon numero di persone interessate, quello di cercare altri G.A.S vicino al proprio paese (http://www.retegas.org/) per iniziare con un periodo di “tutoraggio” in modo da capire quali sono le fasi fondamentali per la gestione degli ordini:
- riunione mensile con i partecipanti al gruppo per stilare una lista di quanti e quali prodotti interessano per l’acquisto di gruppo;
- ricerca e raccolta informazioni presso i fornitori;
- raccolta numero aderenti per i singoli ordini, decidere anche le modalità di comunicazione (mail, documenti condivisi su google, telefonate, sito Internet);
- gestione di un eventuale conto corrente dedicato per il pagamento delle fatture dei fornitori.

Dal punto di vista formale i G.A.S. sono solitamente organizzati in 3 forme:
1. gruppo informale;
2. associazione;
3. con appoggio ad altra realtà tipo bottega/cooperativa.

Gruppo informale
Gruppo di persone che agisce collettivamente senza la registrazione all’Agenzia delle Entrate del proprio statuto. 
È un gruppo di persone fisiche (soggetti privati, non imprenditori) che acquistano insieme senza scopo di lucro.
Praticamente un appartenente al gruppo compra anche per gli altri facendosi rilasciare regolare fattura o scontrino fiscale. 
Se si tratta di un coltivatore diretto (vendita diretta) visto che è previsto un regime fiscale che non prevede l’obbligo di rilascio di scontrino fiscale/fattura si consiglia comunque di farsi rilasciare una ricevuta descrittiva (anche ai fini di trasporto oltre che per eventuali controlli). 
Non è possibile fare magazzino/deposito ma la merce deve essere suddivisa tra gli acquirenti il giorno stesso della consegna. Se il gruppo cresce e i volumi si fanno consistenti è consigliabile utilizzare le altre 2 modalità (associazione e appoggio).

Associazione
L’attività del gruppo di acquisto deve far parte delle attività previste dallo Statuto della associazione in linea con gli scopi che si prefigge. 
Vi sono diverse forme di associazione senza scopo di lucro o di promozione sociale; per la creazione e la gestione di queste forme si possono contattare Centri Servizi per il Volontariato (che forniscono consulenza di solito gratuita) distribuiti nei capoluoghi di provincia (www.csvnet.it).

Organizzazione di appoggio
Se il gruppo si appoggia ad una realtà tipo bottega del commercio equo-solidale o ad una cooperativa  che già ha in gestione negozi e si occupa della gestione e dello smistamento degli ordini, tutti gli obblighi amministrativi sono a carico della bottega/cooperativa in quanto il G.A.S. in questo caso è a tutti gli effetti un cliente; per questo motivo la bottega/cooperativa può aggiungere un ricarico per i servizi di gestione e raccolta degli ordini.

Cooperativa di consumo
Si può anche costituire una cooperativa di consumo, resta una scelta particolarmente onerosa visto l’obbligo di avere minimo 50 soci, per i costi di gestione  e  per il numero di adempimenti. 
 
Abbassa la bolletta
  • Un ottimo esempio di applicazione delle regole discusse in questo articolo è Il progetto “abbassa la bolletta” per abbassare i costi di fornitura di gas e luce.
  • È un progetto patrocinato da Altroconsumo (associazione di consumatori che si è posta l’obiettivo di informare e tutelare i consumatori) sul sito dedicato www.abbassalabolletta.it.
  • Il 19 settembre avrà inizio un asta tra i fornitori di energia  e verrà poi comunicata ai partecipanti la migliore offerta di luce e/o gas, e loro saranno liberi di aderire o meno all’offerta.

Software utili per la gestione dei G.A.S.

Riguardo l'autore

Redazione Ratio Famiglia

Redazione Ratio Famiglia

Area: Redazione di Ratio Famiglia