L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) ha l’obiettivo di promuovere la collaborazione tra i Paesi del mondo attraverso i canali dell’educazione, della scienza e della cultura. La sua missione iniziò nel 1954 quando l’Egitto decise di costruire la diga di Assuan, che avrebbe inondato la valle del Nilo ed un gran numero di monumenti di quello che era stato, un tempo, Nubia. Sono i Paesi della Convenzione che propongono la candidatura dei nuovi beni per l’iscrizione nella Lista dell’UNESCO, preparando una sorta di “inventario” dei siti che si trovano nel proprio territorio e che intendono iscrivere. I beni devono rispondere ad almeno 1 dei 10 criteri previsti nelle Linee Guida Operative. Affinché un bene possa essere considerato di “eccezionale valore universale”, deve anche soddisfare le condizioni di integrità e autenticità e deve essere dotato di un adeguato sistema di tutela e di gestione. La Lista del Patrimonio Mondiale è attualmente composta da un totale di 1.153 beni presenti in 167 Stati del mondo. La conseguenza è che tutti i beni iscritti saranno protetti da adeguate norme e misure atte alla conservazione ed alla gestione, così da garantirne la salvaguardia e la sopravvivenza.
Redazione Ratio Famiglia
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