Bullismo: un'emergenza sociale a tutti gli effetti. Da alcuni anni a questa parte, sempre più famiglie con figli in età adolescenziale devono fare i conti con questa piaga che ha ormai raggiunto livelli non più accettabili, tali da spingere il Ministero della Pubblica Istruzione ad istituire un numero verde a supporto di situazioni che in alcuni casi hanno portato le vittime di questi fenomeni a compiere gesti estremi e di autolesionismo, come purtroppo informano gli organi di stampa.
I numeri del problema
I numeri sono allarmanti, e a dirlo sono gli organi preposti. Secondo Telefono Azzurro, un adolescente su cinque è ormai vittima di bullismo, e circa l’80% di questi fenomeni avviene in ambito scolastico. Paradossale per luoghi che dovrebbero invece tutelare bambini e ragazzi nell’età più fragile, dove il rischio è quello di creare danni irreversibili per le vittime di questi episodi, e portarsi appresso per il resto della vita i segni delle vessazioni. Come detto, sempre più famiglie sono coinvolte in questi drammi, spesse volte venendo a conoscenza di quanto sta accadendo al proprio figlio quando ormai la situazione è compromessa o quasi. Anche perché la maggior parte dei ragazzi tendenzialmente fatica a comunicare tra le mura domestiche quanto sta accadendo, poca è la confidenza mentre il dramma continua a consumarli dentro fino a quando la bomba esplode con tutto il suo fragore.
Il numero verde
La tendenza dei ragazzi è a chiudersi in se stessi, svogliatezza, un’amarezza che traspare ma non compare chiaramente.
Una piaga da arginare con il coinvolgimento degli enti chiamati a tutelare i ragazzi, primo fra tutti il Ministero dell’Istruzione che ha istituito il numero verde (800.669.696) dietro al quale le famiglie possono trovare consigli utili attraverso l’ausilio di psicologi, insegnanti e personale specializzato nel trattare episodi simili, che hanno terreno fertile nella personalità della vittima designata.
Chi sono le vittime del bullismo?
In genere persone fragili, rese ancor più tali da vessazioni di ogni tipo, costanti e quotidiane. Il primo della classe, oppure la ragazza più bella sempre al centro dell’attenzione possono creare invidie tali da scatenare la rabbia di coetanei che, con il loro comportamento, attuano su questi “privilegiati” una sorta di vendetta. Violenze dapprima psicologiche, attraverso comportamenti di scherno e umiliazioni, attuate anche con l’ausilio di social network (cyberbullismo), fino ad arrivare a vere e proprie violenze fisiche.
Come intervenire
Oltre al numero verde per le famiglie, al quale ci si può rivolgere anche per avere semplici consigli, dato che la prevenzione può fare molto contro questo fenomeno, negli ultimi tempi sono molti anche i libri scritti da esperti sull’argomento, veri e propri manuali ricchi di esempi che possono essere un valido supporto per genitori e insegnanti.
Anche sul sito www.informagiovani-italia.com è possibile avere le informazioni adeguate per capire come trattare il fenomeno. Nello specifico stanno prendendo piede anche corsi mirati per genitori, insegnanti e operatori del sociale, ma anche incontri con gli stessi ragazzi. Informazioni al numero verde, oltre che da insegnanti e genitori, vengono richieste anche dalle stesse vittime del bullismo, un grido d’allarme che non va sottovalutato ma ascoltato.