Per legge gli animali domestici fanno parte del nucleo famigliare.
Proprio per questo motivo il Codice Civile, recentemente, ha liberalizzato la presenza di animali domestici nei condomini, che non possono più vietare nel regolamento ad un condomino di averne; chiaramente è il padrone dell'animale che si deve curare che non arrechi danni a nessuno, compresi i danni morali.
Nella realtà dei condomini, spesso l’animale domestico è causa di problematiche che minano la convivenza e il quieto vivere del vicinato: affrontiamo oggi il problema del cane che abbaia durante le ore di riposo, vediamo quali sono i diritti/doveri del padrone del cane e dei vicini disturbati dai latrati notturni.
L’unico motivo valido, che va documentato, per l’allontanamento di un animale domestico dall’appartamento è in caso di malattie o scarsa igiene. |
Responsabilità del proprietario e diritti del vicinato
Ne abbiamo fatto cenno prima, il proprietario del cane è responsabile non solo moralmente dell’animale ma anche civilmente e penalmente: se un cane abbaia troppo, si può chiedere un risarcimento al padrone, il quale potrebbe essere condannato a pagare fino ad € 309,00 di multa. Ma se ad essere disturbati dal cane non sono solo i dirimpettai ma tutto il vicinato, si rischia di incorrere nel penale, fino a 3 mesi di arresto.
Naturalmente per la responsabilità penale serve che il vicinato non si limiti a raccogliere firme, ma è necessaria la deposizione orale davanti al giudice.
Il Codice Penale, all’articolo 672, prevede che il proprietario che lascia il proprio cane libero ne è responsabile: in questo caso, anche solo la potenziale pericolosità dell’animale ne giustifica la sanzione anche se non provoca danni. La pena è fissata in una somma di denaro che varia tra € 25,00 ed € 258,00. |
Cosa fare se il cane abbia troppo?
Abbiamo visto quali sono i doveri del proprietario e i diritti dei vicini, ora vediamo come possiamo aiutare il nostro amico a quattro zampe a modificare questi comportamenti, in modo da riportare la pace nel vicinato ed evitare sanzioni e pene.
“Il cane abbaia. Se miagolasse sarebbe un gatto!” questo è proprio vero, ma ci sono alcuni accorgimenti che ci possono aiutare a migliorare - con costanza, impegno e amore - i comportamenti del cane, nell’ottica di rispettare anche coloro che non hanno, per scelta, animali domestici.
Per i fido che abbaiano in modo eccessivo, è importante capire la causa in modo da agire in modo specifico.
Vediamo insieme alcune motivazioni che spingono i cani ad abbaiare troppo, e quali azioni possiamo intraprendere per correggere i comportamenti.
Due regole generali
- Quando il cane abbaia utilizzate una parola e un gesto (sempre quelli mi raccomando), ad esempio “silenzio” con il dito sulla bocca, detto con voce calma e fredda. Se urlate il cane penserà che state partecipando alla loro manifestazione vocale.
- Un cane stanco è un cane tranquillo. I vicini si lamentano perché il cane abbaia quando noi siamo a lavoro? Bene, troviamo il tempo di stancarlo: una passeggiata, un oretta di gioco con la palla e lui farà sicuramente dei pisolini durante la nostra assenza!
- Protezione del territorio/paura: questo tipo di abbaiata è spesso causata dalla paura o dalla percezione di un intruso nel territorio del cane. Il modo migliore è limitare ciò che il cane riesce a vedere: ad esempio, se il tuo territorio è un cortile recintato si possono mettere delle staccionate in legno massello che impediscono la vista.
- Noia o solitudine: se il cane è annoiato, basta dedicarci a lui un’oretta prima di andare a lavoro in modo da stancarlo, se soffre di solitudine possiamo chiedere ad una persona di fiducia di farlo giocare o di portarlo a fare una passeggiata, in modo da tenerlo impegnato. Oppure possiamo decidere di acquistare dei giocattoli che erogano cibo, che lo terranno occupato alcune ore.
- Ricerca di attenzione: non premiare il cane quando abbaia! Se il cane abbaia perché vuole l’acqua, abituiamoci a riempire la ciotola quando smette di abbaiare altrimenti capirà che se abbaia ottiene quello che vuole!
- Ansia da separazione o abbaiare compulsivo: sono entrambi comportamenti difficili da cambiare con gli accorgimenti visti nei punti precedenti, in questi casi utile affidarsi ad un veterinario comportamentalista; spesso infatti necessitano di una terapia farmacologica.
Con questo articolo speriamo di aver sottolineato che gli animali domestici non sono solo un musetto carino da cuccioli, ma anche una grande gioia ed un grande impegno per la loro salute, per la convivenza prima con noi e poi con il resto del mondo.