L'e-commerce, che da anni si prospetta come il futuro dell'economia dell'Europa e che per molti Stati è già realtà in piena affermazione, ha ormai conquistato pienamente anche gli italiani: i dati del 2016, infatti, ci parlano di 18,8 milioni di consumatori che, su un totale di circa 30 milioni di utenti (Dati Osservatorio politecnico di Milano- Consorzio Netcomm 2016, pubblicati il 20.10.2016), effettuano regolarmente acquisti on line, con crescente soddisfazione per la loro esperienza on web.
Il commercio elettronico è dunque un fenomeno in piena ascesa, che conferma la tendenza a preferire sempre più la comodità, efficienza e rapidità della realtà virtuale e dei negozi telematici rispetto ai tempi e luoghi tradizionali.
Ma se, fino a poco tempo fa, l’e-commerce consentiva di acquistare su Internet solo una limitata categoria di beni di largo consumo, oggi non è raro trovare in rete anche oggetti, servizi e prodotti che sono per lo più “di categoria” e che, grazie al web, ampliano il loro mercato: si pensi ai viaggi, ai farmaci, ai prodotti per la cosmesi, ai beni alimentari…
Su questa scia, nel tentativo di facilitare e promuovere l’acquisto di automobili, un recente accordo tra Amazon e Fiat Chrysler Automobiles ha previsto la vendita on line di una serie di autovetture Fiat 500: grazie a pochi semplici clic, il cliente può scegliere un’automobile di gamma standosene comodamente seduto sul divano di casa propria. Almeno in un primo momento.
Infatti la sinergia tra i due colossi prevede che il cliente passi prima dalla piattaforma Amazon e poi dalla Concessionaria Fiat di turno per finalizzare l’acquisto.
Ma può parlarsi di e-commerce puro, con quanto ne consegue in termini di recesso e garanzie? No. E occorre fare chiarezza.
Come si compie il normale processo di acquisto on line per beni e servizi
L’e-commerce applica il modello contrattuale dell’offerta al pubblico, nel quale il Merchant che stende una proposta commerciale (già contenente gli estremi essenziali del contratto che si vuole concludere) si mette in posizione di “offrire ai potenziali acquirenti” quel dato prodotto o servizio e di “vincolarsi alle condizioni” da lui stesso proposte e portate a loro conoscenza mediante il sito web. In questo schema contrattuale, il Codice Civile prevede che basterà la semplice accettazione dell’offerta da parte del visitatore-acquirente affinché il contratto possa ritenersi concluso: compilato il form elettronico di ordine, infatti, il consumatore dichiara di accettare le condizioni offerte dal Merchant e si obbligherà ad effettuare il pagamento relativo al bene scelto. Questa tipologia di contratto, di derivazione tipicamente statunitense, consente di concludere l’accordo di vendita completamente on line, in presenza anche non simultanea delle parti, semplicemente tramite alcuni click del mouse su campi selezionabili.
La convenienza rispetto all’acquisto tradizionale: il diritto di recesso
Il Codice del Consumo (all’art. 52) contempla, per l’e-commerce, un particolare diritto spettante al consumatore: è il diritto di recesso. Il cliente ha infatti diritto di “ripensare” alla convenienza del contratto, in modo del tutto libero, una volta che sia entrato in possesso del bene o abbia acquistato un servizio. Il motivo? Si è deciso di tutelare il consumatore per via della particolare modalità di formazione del consenso: l’acquirente che conclude a distanza non è in presenza del venditore, né ha la concreta possibilità di visionare il bene (o provare servizio) e capire se esso sia confacente alle sue aspettative, bisogni e desideri. Solo una volta entrato in contatto con il bene, o ricevuto il servizio, egli può rendersi conto della sua soddisfazione e decidere di voler effettivamente continuare ad usufruire della prestazione o trattenere il prodotto.
La vendita on line di Fiat 500 sul marketplace di Amazon: affinità e differenze con l’e-commerce puro
In virtù dell’accordo sottoscritto da Amazon e Fiat Chrysler Automobiles chiunque può potenzialmente accedere all’offerta commerciale di Fiat 500 direttamente dalla piattaforma ecommerce del sito americano, e acquistare un’automobile a prezzo agevolato.
Il contratto d’opzione costituisce un diritto potestativo di concludere il contratto in capo all’opzionario (in questo caso il Cliente) e una situazione di soggezione (a tale diritto potestativo), obbligo di concluderlo alla proposta formulata, in capo al concedente (Concessionaria). Il contratto d’opzione deve contenere tutti gli elementi del contratto da concludere e deve rivestire la stessa forma richiesta per tale contratto. Infine, il contratto d’opzione vincola solo il concedente secondo lo schema diritto potestativo, restando il cliente libero di non concludere il contratto finale. |
Ma a ben guardare le cose non sono così semplicistiche come sembrano.
Le condizioni generali di acquisto, infatti, prevedono che Amazon sia solo il veicolo commerciale e promozionale di un Welcome Kit, che, al prezzo di € 180,00, concede al Cliente di fruire, presso una Concessionaria fisica FCA, di uno sconto importante nell’acquisto di una limitata selezione di veicoli a marchio Fiat.
Tale agevolazione è “spendibile” presso la rete di vendita autorizzata italiana. |
La procedura è la seguente: in una prima fase il Cliente compra il Welcome Kit e, in una successiva, Amazon provvede a contattare quest’ultimo rendendosi parte attiva nel supportare l’acquirente nella scelta del Concessionario presso il quale perfezionare la vendita. Solo presso i locali commerciali del venditore, dunque, sarà finalizzato il vero contratto successivamente al quale ci sarà il passaggio di proprietà della vettura. Ma mentre FCA è vincolata alla conclusione del contratto alle condizioni proposte sin dal momento della loro messa on line sul sito Amazon, il cliente (anche dopo aver acquistato il KIT) può sempre decidere di non passare dai locali commerciali dei Concessionari e non concludere il contratto definitivo. Giuridicamente dunque non è e-commerce, o quantomeno non lo è del tutto.
è solo l’acquisto del Welcome kit ad avvenire online: il cliente, che paga il prezzo di € 180,00, diviene titolare di una sorta di diritto di opzione, di un’agevolazione rispetto ad altri acquirenti e potenziali clienti, che può vantare e che può pretendere venga rispettato in Concessionaria.
L’esclusione del recesso in caso di compravendita definitiva
In una fattispecie contrattuale come quella prevista da Amazon ed FCA si applica il diritto di recesso?
In parte, come in parte si parla di e-commerce.
La vendita del Welcome Kit, se non può qualificarsi come e-commerce di autovetture, è comunque certamente un e-commerce di beni. Infatti, con il pagamento del prezzo, si conclude un contratto che assicura ad una parte certi vantaggi rispetto ad un’altra.
E la conclusione di questo contratto, assimilabile al contratto di opzione ex art. 1331 c.c., come già visto, è a tutti gli effetti un accordo on line, un contratto elettronico.
In merito al recesso è, allora, corretto affermare che sarà certo possibile recedere dall’acquisto del Kit nei confronti di Amazon, entro i termini di legge, e purché non si sia passati alla fase successiva, ossia l’uso dello sconto in Concessionaria e il perfezionamento della compravendita definitiva.
Non si potrà, invece, in alcun modo parlare di recesso per il contratto di vendita dell’auto con FCA.
Il Cliente, che resta sempre libero di non concludere il contratto con FCA, se lo fa ne sarà vincolato a tutti gli effetti perché si applicano le regole generali previste dal Codice Civile.